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Covid in Lombardia, a settembre 2023 i casi aumentano del 57 per cento in una settimana con la variante Eris

Dal primo al 7 settembre 2023 i casi di persone positive al Covid sono aumentati di oltre 1.700 unità. A incidere è soprattutto la nuova variante Eris.
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Nella prima settimana di settembre 2023 i casi di Covid in Lombardia sono aumentati del 57 per cento. A rivelarlo sono i dati diffusi dal Ministero dell'Interno. Su 28mila tamponi effettuati, infatti, sono 3.973 i positivi, oltre 1.700 in più rispetto all'ultima settimana di agosto.

Casi di Covid in aumento in Lombardia

Secondo i dati del monitoraggio settimanale effettuato dal Ministero dell'Interno, la nuova variante del Covid-19, soprannominata Eris, sta contagiando più persone rispetto a prima anche in Lombardia. Nei primi sette giorni di settembre 2023, infatti, si registrano 40 malati ogni100 mila abitanti, contro i 18 della settimana precedente.

Bisogna tenera in considerazione, però, che alla fine di agosto molti cittadini lombardi erano ancora fuori regione per le vacanze estive e quindi l'incidenza dei casi su scala regionale risultava necessariamente più bassa. Inoltre nei primi sette giorni, probabilmente anche a causa di una maggiore circolazione del virus, i tamponi effettuati in Lombardia sono aumentati di oltre 7mila unità, arrivando a 28.872.

Gli esperti riferiscono che si tratta di numeri da tenere sicuramente sotto controllo, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione autunnale, ma che al momento non è prevista alcuna situazione emergenziale. Neanche gli ospedali stanno risentendo dell'aumento dei malati di Covid, che riescono tranquillamente a curarsi in casa. Sono soltanto 2 i ricoverati in terapia intensiva affetta da Covid in tutta la regione.

Le misure di Regione Lombardia

Intanto già da qualche settimana l'assessore al Welfare di Regione Lombardia ha deciso di adottare nuove misure per prevenire una eventuale diffusione della variante Eris. In particolare ha introdotto il tampone ai pazienti che arrivano in pronto soccorso con sintomi respiratori riconducibili al Covid, a chi deve essere ricoverato in reparti ospedalieri in cui ci sono anche pazienti immuno-compromessi e chi deve sottoporsi a intervento chirurgico e poi trascorrere la degenza con persone fragili.

Inoltre Guido Bertolaso ha raccomando l'utilizzo di mascherine negli ospedali, nella residenze per anziani e in qualsiasi altra struttura sanitaria o adibita alla cura. Per quanto la situazione attuale non sia, infatti, da ritenere allarmante, il medico e assessore ritiene necessario preservare soprattutto i più deboli.

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