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Covid, Galli: “Situazione non peggiorata negli ultimi giorni, ora nervi saldi”

“Siamo in una situazione abbastanza statica, non così migliorata per contare vittoria, ma negli ultimi giorni senza palesi segni di peggioramento”. Vede segnali positivi Massimo Galli, direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, che ha fatto il punto sulla pandemia Covid ai microfoni di RaiNews24.
A cura di Simone Gorla
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"È sicuramente presto per cantare vittoria, però siamo in una situazione abbastanza statica, non così migliorata per contare vittoria, ma negli ultimi giorni senza palesi segni di peggioramento. Bisognerà tenere i nervi saldi e gestire". Massimo Galli, direttore di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, commenta così gli ultimi sviluppi della pandemia Covid dopo le chiusure decise alla fine della scorsa settimana, tra cui la zona rossa in Lombardia.

Massimo Galli: Presto per cantare vittoria, però siamo in una situazione abbastanza statica

L'infettivologo e docente della Statale di Milano in un'intervista a Fanpage.it aveva raccomandato misure restrittive per evitare situazione simili a quelle di Gran Bretagna, Germania e Francia con il virus che dilaga senza possibilità di arginarne la diffusione: “La situazione è allarmante, è grave dover tenere ancora gli ospedali in assetto Covid”, aveva detto invitando a "chiudere molto, diagnosticare molto, vaccinare molto".

Campagna vaccinale si dilunga per disponibilità del vaccino: non è una situazione ottimale

Ai microfoni di RaiNews24 il primario milanese ha anche parlato della distribuzione dei vaccini rallentata dai ritardi dell'azienda produttrice Pfizer. "Una vera campagna di vaccinale deve essere breve ed estesa – ha osservato -. Qui ci sarà una campagna che si dilungherà in proporzione della disponibilità del vaccino. Non è una situazione ottimale, andrei avanti con l'ottimismo della volontà".

Sulla diffusione dei test rapidi Galli rileva che "indubbiamente un po' di confusione c'è, ma l'estensione della diagnostica è così diffusa che non mi sento di condannare questa cosa. Ma il tutto sottende due logiche diverse".

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