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Covid, Ats di Milano: “Dalla prossima settimana si potranno fare più tamponi dai medici di base”

L’Ats di Milano ha risposto all’allarme lanciato oggi dall’ordine dei medici di Milano sul caos tamponi. In una nota ha precisato di aver ricevuto nuove adesioni da parte dei medici di base per effettuare tamponi nei loro studi.
A cura di Simona Buscaglia
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Visto il caos di questi giorni per i tamponi, l'Ats (Agenzia di tutela della salute) di Milano per potenziare ulteriormente l'offerta "ha chiesto ai medici di famiglia di poter eseguire il test rapido nei propri studi", possibilità che è già prevista da un anno ma che fino adesso  "è stata poco praticata". Lo scrive la stessa Ats in una nota, dove precisa che "gli oltre duemila medici di medicina generale svolgono quotidianamente una media di 60 test al giorno". Secondo Ats farne di più negli studi dei medici di base permetterebbe, a partire dalla prossima settimana, di alleviare la pressione sui punti che già oggi effettuano i tamponi e, grazie alla nuove adesioni giunte, si consentirà a "molti assistiti di poter, in caso di sintomi, effettuare il test rapido direttamente dal proprio curante".

La risposta dell'Ats ai medici di base

L'ordine dei medici di Milano aveva lanciato oggi l'allarme. Il presidente, Roberto Carlo Rossi, aveva fatto sapere di essere molto preoccupato "per la situazione dei tamponi ed il malfunzionamento dei sistemi informatici". Il presidente Rossi aveva denunciato "una situazione ingestibile, che si nota dalle lunghe file davanti alle farmacie". L'Ats ha replicato ai rallentamenti nelle prenotazioni dei tamponi tramite il sistema informatico: "Il sistema è attivo e ogni giorno vengono registrate oltre 2.800 prenotazioni da parte dei curanti – ha scritto Ats – In ogni caso, come riferito dallo stesso presidente Rossi, ieri Ats ha autorizzato i medici di medicina generale a richiedere tamponi per i casi sospetti (con clinica presente), rilasciando al proprio assistito una prescrizione su ricetta o anche attraverso una mail".

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