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Costringe la fidanzata a camminare nuda nel bosco: pena ridotta a due anni

Un venticinquenne di Pompiano (Brescia), dopo un anno di maltrattamenti e violenze nei confronti della compagna, l’aveva costretta a spogliarsi in un bosco e a implorare perdono. Lei voleva lasciarlo.
A cura di Francesca Del Boca
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Lei voleva lasciarlo. Così lui l'ha sequestrata con la forza, e costretta a spogliarsi in bosco. Johnatan Satta, venticinquenne di Pompiano (Brescia), per questo fatto risalente al 2021 ha già scontato ai domiciliari 16 dei 24 mesi complessivi che gli ha inflitto il tribunale. Pena ulteriormente ridotta dopo l'ultimo pronunciamento della Corte d'Appello. L'accusa? violenza privata e lesioni, con le aggravanti di aver commesso il fatto contro una persona convivente, di essere recidivo nel comportamento e di aver agito con crudeltà.

Gelosia fuori controllo

Sì, perché l'episodio del bosco è solo una parte della storia. Una storia che inizia come tante. Johnatan, operaio venticinquenne, conosce una collega quarantenne sul posto di lavoro. Si piacciono e iniziano a frequentarsi, fino a decidere di convivere sotto lo stesso tetto.

È qui che inizia l'incubo. Il ragazzo è possessivo, sempre di più: le controlla il cellulare, la segue, la viene sempre a prendere dopo il turno di lavoro per accertarsi di persona che non guardi altri uomini. E poi dentro le mura di casa la picchia con violenza, al punto che i vicini sono costretti a chiamare più volte il 112.

L'umiliazione nel bosco

La donna non ce la fa più. "Ti lascio, basta", gli dice. E lui perde la testa. Succede in una via qualsiasi del paese, alla luce del sole. La afferra per il collo, la trascina con violenza sul suo furgone. "Ti ammazzo", urla, fuori di sé. Lei si divincola, disperata, ma non c'è niente da fare.

L'ex compagno la porta così in un bosco a Verolanuova. Qui la costringe a spogliarsi e a inginocchiarsi per implorare perdono, e rivelargli nomi di presunti amanti inventati da una gelosia ormai completamente scollegata dalla realtà. Salvifico l'intervento dei carabinieri, allertati dai passanti che in strada avevano assistito alla scena, durante questa umiliazione esemplare.

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