Costretti a lavorare in nero, senza elettricità, in alloggi fatiscenti: chiuso laboratorio tessile nel Mantovano
Nella serata di martedì 21 gennaio è stato chiuso un laboratorio tessile a Schivenoglia, in provincia di Mantova. Il motivo della chiusura è la totale assenza delle misure di sicurezza sul luogo di lavoro: no elettricità, alloggi abusivi e lavoro in nero.
Il laboratorio chiuso nel Mantovano è soltanto l'ultimo di una lunga serie di edifici e di strutture dell'industria tessile, sparsi per tutto il nord Italia, che negli ultimi mesi sono stati chiusi per irregolarità di diversa natura. Come riportato in una nota del comando provinciale dei carabinieri di Mantova, questa volta il motivo della chiusura sarebbe da ricondurre alla mancanza di misure di sicurezza all'interno del laboratorio tessile.
Tale condizione sarebbe venuta alla luce in seguito a un'ispezione effettuata nella serata di martedì 21 gennaio dai Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Mantova, in stretta collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del lavoro di Mantova-Cremona e i Carabinieri della Stazione di San Giacomo delle Segnate, al fine di contrastare lo sfruttamento lavorativo nei laboratori tessili.
Giunto sul luogo, nel comune di Schivenoglia (Mantova), per un controllo di routine, il team operativo avrebbe infatti ispezionato il laboratorio di produzione di semilavorati per abbigliamento, scoprendo gravi irregolarità.
Nel laboratorio tessile, gestito da un imprenditore 40nne di origini cinesi e residente in quel centro, è stata riscontrata dagli agenti la presenza di due lavoratori, di cui solamente uno risulterebbe regolarmente assunto, mentre l’altro “in nero”. Totalmente assenti le misure di sicurezza: gli ambienti ispezionati sono risultati malsani e fatiscenti. Medesima cosa per una stanza adibita ad alloggio, risultata essere priva di elettricità. Inoltre, sono state riscontrate gravi violazioni al CCML, in considerazione del fatto che i lavoratori percepivano una paga a cottimo non in riferimento alle ore lavorate.
Per tali irregolarità l'attività è stata sospesa per la totale assenza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché per lavoro nero. L’imprenditore cinese è stato denunciato alla procura della repubblica di Mantova per violazioni delle norme sul lavoro, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Sono inoltre state comminate sanzioni amministrative per 12.500 euro, e prescrizioni penali per ammende pari a 11.037 euro, fatte salve ulteriori violazioni che potrebbero emergere nel corso degli ulteriori accertamenti tutt'ora in corso.