Costrette a chiudere il negozio per il caro bollette: “Grazie Italia per averci fatto morire”
"I sogni di una vita buttati in frantumi". Così Martina Parola, una delle titolari de "La bottega di Marti e Vale" a Esenta di Lonato del Garda (Brescia), commenta l'imminente chiusura del suo negozio. La motivazione? Il caro bollette.
Numeri ormai insostenibili, per una piccola attività di provincia. "Ci scusiamo e ringraziamo tutti i nostri clienti, ma siamo costretti a chiudere la nostra attività, non per nostra volontà, ma per cause di forza maggiore… non esiste pagare 6mila euro di corrente, quando prima ne pagavamo 1500", scrive Martina sulla propria pagina social.
L'attività aperta durante la pandemia
"A dicembre il nostro viaggio del negozio giungerà al termine. Grazie a chi ha creduto in noi, a chi ci ha sostenuto, sorretto, accompagnato in questa impresa". Una vera e propria impresa, sì, se si tiene conto che le due sorelle bresciane hanno deciso di aprire l'attività proprio nel febbraio del 2020.
Un percorso cominciato in salita, ma portato avanti con determinazione e allegria. Fino a oggi. La stangata finale dell'energia, ancora peggio di quella pandemica. "In questa attività, che adesso deve chiudere, ci abbiamo messo il cuore". Ma spesso il cuore non basta. Soprattutto davanti a una bolletta della luce di 6mila euro.
Lo sfogo social
Per questo le due non nascondono una certa amarezza, che durante lo sfogo sui social si trasforma in rabbia. "Un clamoroso ringraziamento speciale ai nostri politici e alla giustizia italiana". Addio dunque alle torte decorate preparate da Martina e Valeria, piccole opere d'arte realizzate durante le occasioni speciali. Addio al pane fresco e ai generi alimentari in vendita nella bottega del paese. Un sogno durato solo due anni, e finito con il peggior risveglio.