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“Costretta a lavorare in tre scuole per arrivare a fine mese, rischio di restare senza lavoro”: la storia di Angela

Angela è una docente triennalista e cioè un’insegnante che ha lavorato come supplente per più di tre anni e che a settembre rischia di rimanere senza lavoro.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Angela è una docente triennalista e cioè un'insegnante che ha lavorato come supplente per più di tre anni. Nel suo caso specifico per sei anni. La 34enne, originaria della Calabria, vive a Milano dove quest'anno ha insegnato in tre scuole diverse per poter arrivare alla fine del mese. A settembre rischia però di rimanere senza lavoro. Per capire il motivo, bisogna fare una precisazione: per l'assegnazione dell'incarico è necessario essere iscritte alle graduatorie provinciali, che sono suddivise in prima (dove c'è chi ha un'abilitazione in una classe di concorso) e seconda fascia (chi non ha abilitazione dovuta al fatto che dal 2014 i corsi abilitanti sono bloccati).

Il ministero dell'Istruzione ha deciso di riattivare i percorsi per ottenere un'abilitazione. Il problema nasce dal fatto che per chi è già abilitato ad alcune classi di concorso e chi è specializzato su sostegno, i corsi sono a numero aperto. Per i triennalisti invece, quando saranno attivati, saranno a numero chiuso: i posti saranno una decina rispetto alla centinaia di docenti che appartiene a questa categoria. Il rischio è che quindi alcuni non potranno accedervi e di conseguenza potrebbero non avere più un lavoro a settembre.

Tra loro c'è proprio la 34enne Angela, originaria della Calabria che vive a Milano e insegna da sei anni: "Insegno accoglienza turistica: è una materia professionalizzante dell'istituto alberghiero. Sono laureata in Lingue, ma rientro in questa classe di concorso per il mio diploma. Sono quindi una docente tecnico pratico. La mia classe di concorso sta quasi per scomparire: ci sono infatti pochissime cattedre", ha spiegato.

"Il motivo è dato dal fatto che negli istituti alberghieri ci sono gli indirizzi specifici di sala, enogastronomia e accoglienza turistica. Quest'ultima ha pochi iscritti perché c'è una parte più teorica rispetto agli altri due indirizzi che sono più pratici e maggiormente finalizzati al mondo del lavoro", ha ancora continuato.

Oltre ad aver insegnato accoglienza turistica, ha lavorato su sostegno ma senza specializzazione: "Mi sono iscritta all'Università Bicocca per il Tfa necessario per la formazione su sostegno, le domande presentate però erano maggiori rispetto al numero di posti previsti. Dovrò quindi sostenere sia una prova scritta che orale come se non avessi mai fatto nulla. Solo allora, pur avendo lavorato su sostegno per tre anni, potrò fare il Tfa. Da settembre, in ogni caso, rischio di non avere più un lavoro: ho un affitto da pagare e tutte le spese necessarie a sostenere una vita dignitosa".

Eppure Angela di sacrifici ne ha fatti molti: "Mi sono iscritta alle graduatorie interne di alcuni istituti. Ho iniziato a lavorare per tre scuole. Questo significa che quello che normalmente si fa per una scuola, io l'ho fatto per tre: consigli di istituto, colloqui con le famiglie e scrutini. Mi sposavo da Cinisello Balsamo a Quarto Oggiaro e poi in Corso Sempione e spesso nella stessa giornata. Ho accettato tre contratti per poter arrivare a fine mese. Nessuno mi ha tutelata nonostante lavorassi per il ministero, che dovrebbe prevedere maggiori misure per il Welfare dedicato agli insegnanti soprattutto per i mezzi di trasporto pubblico".

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