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Cosparge la compagna di benzina e tenta di darle fuoco: 32enne arrestato dai carabinieri a Milano

Un uomo di 32 anni, dopo aver picchiato la compagna, l’ha cosparsa di liquido infiammabile e ha cercato di darle fuoco con un accendino. L’episodio a Milano, in zona Rogoredo. Il provvidenziale intervento dei carabinieri, allertati da un vicino di casa, ha scongiurato il peggio. L’uomo è stato arrestato e portato in carcere.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo l'ennesima lite e le ennesime percosse, un uomo di 32 anni ha cosparso la compagna di benzina e ha cercato di darle fuoco con un accendino. Solo la reazione della donna, una 28enne, e l'intervento provvidenziale dei carabinieri hanno scongiurato quello che avrebbe potuto essere un nuovo caso di femminicidio. L'episodio è avvenuto all'alba di venerdì 11 dicembre in un appartamento in zona Rogoredo, alla periferia sud-est di Milano. I carabinieri del Nucleo radiomobile sono intervenuti a seguito della segnalazione di un vicino di casa della coppia. Ai militari dell'Arma, la donna ha riferito che, come in precedenti occasioni, il compagno l'aveva picchiata per motivi riconducibili alla gelosia. In questa circostanza, però, dopo le percosse l'uomo l'aveva cosparsa di benzina ed era pronto a darle fuoco.

Ad allertare i carabinieri è stato un vicino di casa della coppia

I carabinieri hanno arrestato il compagno violento, un cittadino marocchino pregiudicato e sottoposto all'obbligo di firma, sequestrando anche l’accendino e la bottiglia con liquido infiammabile in possesso dell’uomo e il telefono cellulare della compagna. Il 32enne se ne era impossessato durante l'aggressione, in maniera che la donna non potesse chiamare i soccorsi. Fortunatamente, però, un vicino di casa sentendo il trambusto ha avvertito il 112. Quando i carabinieri hanno ammanettato il violento, la sua compagna ha trovato il coraggio di raccontare tutte le violenze di cui è stata vittima in passato, e che prima non aveva mai denunciato per il timore di ritorsioni. Adesso il 32enne si trova in carcere a San Vittore, dove rimarrà a disposizione dell'autorità giudiziaria: deve rispondere di rapina aggravata e maltrattamenti in famiglia.

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