“Così ho salvato il ragazzo che stava soffocando in metro”: il racconto del dipendente eroe di Atm
"Questa giornata non la dimenticherò": a dirlo al quotidiano "Il Giorno" è Alessio, l'agente di stazione dell'Azienda trasporti milanesi che nella giornata di ieri, lunedì 16 gennaio intorno alle 6.15, ha salvato la vita a un ragazzo di vent'anni che stava soffocando mentre si trovava alla stazione Zara della linea gialla della metropolitana di Milano. Il giovane avrebbe ingoiato una pastiglia che gli è rimasta incastrata nell'esofago.
"Aveva appena passato i tornelli, diretto alla banchina e si è messo a gesticolare, per poi dire al microfono che stava soffocando": l'agente di stazione, laureato in Economia aziendale e assunto otto mesi fa da Atm, non si è perso d'animo. È uscito dal gabbiotto, gli è andato incontro e gli ha chiesto di girarsi: "Quindi ho messo in pratica una tecnica salvavita".
La tecnica salvavita imparata a 13 anni
Una tecnica che Alessio aveva imparato a 13 anni quando aveva frequentato il primo modulo per i volontari delle ambulanze. In tutta la sua vita non ha mai pensato che l'avrebbe messa in pratica: "Non immaginavo che un giorno, al lavoro, avrei salvato la vita a una persona. In 28 anni non mi era mai capitato di effettuare quella manovra su qualcuno". Quella di ieri, per lui, è stata proprio la prima volta.
Il ragazzo si è liberato e ha subito ripreso a respirare normalmente. Non ha voluto aspettare l'ambulanza, ma ha voluto ringraziarlo e dirgli che gli aveva salvato la vita. Gli ha anche offerto una ricompensa economica che l'agente ha però rifiutato: "Ho rifiutato, spiegandogli che avevo agito volentieri e senza aspettarmi nulla in cambio".
Quella di ieri è una giornata che Alessio non dimenticherà facilmente: "Sono molto contento, il mio lavoro mi piace soprattutto perché sto a contatto con la gente. Certo, di solito mi chiedono informazioni sui tragitti o sui biglietti. Questa giornata non la dimenticherò".