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Arrestati Stefania Nobile e Davide Lacerenza

Cos’è la Malmaison, il privè della Gintoneria di Davide Lacerenza: “Solo per chi spende più di 5mila euro a serata”

Davide Lacerenza, titolare della Gintoneria arrestato con l’ex compagna Stefania Nobile, offriva ai clienti più facoltosi un “pacchetto completo” con cocaina, champagne e escort da consumare nel “privè” del locale. “Una volta che i clienti entrano nel locale rosa la saracinesca viene riabbassata”
A cura di Francesca Del Boca
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Davide Lacerenza (foto da Instagram)
Davide Lacerenza (foto da Instagram)
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Champagne d'annata, coca e escort. Sono i "servizi" che offriva Davide Lacerenza, titolare della Gintoneria di Milano, arrestato ieri con la sua ex compagna e socia in affari Stefania Nobile, ai clienti "speciali" del club in via Napo Torriani. Avventori facoltosi che in una sola notte potevano spendere anche decine di migliaia di euro: per loro, che superavano la soglia dei "cinquemila euro a serata", su richiesta si potevano spalancare le porte del "privè" del bar. Ovvero un altro locale adiacente alla Gintoneria, nella vicina via Roberto Lepetit, dalle saracinesche sempre abbassate. È la cosiddetta Malmaison, il "locale rosa" dove i clienti possono appartarsi per le prestazioni sessuali con le escort chiamate da Lacerenza consumando insieme a loro cocaina, costosissime etichette di vino rosso e champagne. 

Perché si chiama la Malmaison

Il nome è quello che ricorda la prima avventura imprenditoriale di Davide Lacerenza e Stefania Nobile, ai tempi in cui erano una coppia a tutti gli effetti. Si tratta del ristorante aperto nei primi anni Duemila in via Comune Antico (zona Greco) e riccamente arredato con broccati, tappezzerie floreali, mobili d'epoca, servizi d'argento e centinaia di candele accese. Solo quattro salette con un tavolo l'una e un menu importante che prevedeva astice, foie gras, piatti di ostriche e pesce crudo con tanto di coperto a 20 euro e conseguente pioggia di critiche da parte dei clienti per i prezzi gonfiati  (acqua minerale 25 euro, sei scampi 300 euro), nonostante il tutto esaurito ogni sera e le prenotazioni vip. L'avventura gastronomica dei due si trasforma poi nella Gintoneria, cocktail bar-show poi spostato alle spalle della Stazione Centrale che vede al centro della scena il bere di qualità e uno stile di divertimento sfarzoso, eccessivo, trash. 

Le escort nel privè della Gintoneria a Milano

Secondo le accuse della pm Francesca Crupi e della Guardia di finanza, ogni sera Lacerenza (con il benestare della socia Stefania Nobile, che pur criticando gli eccessi dell'ex compagno ne approvava di fatto le attività illegali) reclutava di fatto nel locale e alla Malmaison più donne “per farle prostituire”, "chiedendo loro anche di invogliare i clienti a spendere di più" e a ordinare bottiglie su bottiglie, messe in conto a prezzo maggiorato dallo stesso titolare. L'uomo inoltre, assicurano le ragazze sentite dagli inquirenti, sarebbe stato sempre presente nel privè: a loro "metteva a disposizione il soppalco" della struttura, comportandosi “come una sorta di protettore" che effettuava di persona, prima di arruolarle, anche un “controllo di qualità”.

Le telecamere della Malmaison

"Una volta che i clienti entrano nel locale rosa la saracinesca viene riabbassata", racconta agli inquirenti un testimone. "Chi entra in quello che Lacerenza spaccia come privè è consapevole di essere ripreso dalle telecamere". Il piano terra della Malmaison è arredato con una cucina, un tavolo rotondo e un divanetto: è dove lo stesso Lacerenza si nasconde per "pippare" cocaina senza farsi vedere da Stefania Nobile, che nelle ore notturne controlla ogni mossa del socio e che (insieme alla madre Wanna Marchi) disapprova fortemente il suo smodato consumo di sostanze. Apre alle due di notte, quando per legge la Gintoneria dovrebbe chiudere, ma i clienti più prodighi possono accedervi anche prima.

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