Cos’è il muro di Milano con disegnate 22 donne nude che ballano
Ventuno donne e un uomo, tutti nudi. Sono questi i protagonisti dell'opera d'arte che ricopre tutto il muro che costeggia la ferrovia in zona Porta Genova a Milano. Il capolavoro fotografico – intitolato Imperfect (I'm perfect) – è stato ideato da una donna che è stata operata per rimuovere il tumore al seno ed è stato realizzato dall'artista Yuri Catania. L'artista ha scelto il capoluogo lombardo per dare vita alla più grande opera di street art realizzata con la tecnica della paste-up su una superficie pubblica.
L'opera ha un obiettivo preciso, ovvero quello di promuovere la prevenzione sul tumore al seno e la raccolta fondi di Follow the Pink, la campagna solidale di Fondazione Ieo-Monzino. Le donna rappresentate nel murales, e anche l'uomo, sono tutte persone operata al tumore al seno.
L'idea di Giulia Ruggeri
L'idea di dare un messaggio importante e di rappresentarlo lungo tutto un muro di Milano arriva da Giulia Ruggeri, mamma e osteopata di 42 anni. Giulia è stata operata a un carcinoma mammario, così come tutte le protagoniste di Imperfect (I'm perfect). I corpi, raffigurati nudi, mostrati a Porta Genova sono stati tutti sottoposti a un'operazione per rimuovere il tumore, quindi tutti "tagliati" e modificati. Ma sono anche tutti corpi che dopo l'operazione hanno continuato a vivere.
Restano le cicatrici, ma la vita continua: da qui l'equilibrio tra imperfezione e perfezione. Per rendere ancora più forte il messaggio del murale, il capolavoro è stato impreziosito dalla tecnica del Kintsugi, l’antica arte giapponese che utilizza l’oro per riparare la ceramica rotta: i segni delle cicatrici infatti sono stati ricoperti da una vernice dorata. Il tutto magicamente incastrato in una "coreografia della rinascita".
La raccolta fondi a sostegno della ricerca
Il sostegno economico ottenuto dal capolavoro dell'artista Yuri Catania sarà devoluto al Women’s Cancer Center dello IEO: si tratta del primo centro in Italia riservato al mondo dei tumori femminili nella sua globalità. Non resta quindi che andare a vedere l'opera, esposta fino a luglio, sul muro che costeggia i binari della Stazione di Porta Genova: l'opera parte dal parcheggio di Via Ventimiglia fino ad arrivare al passaggio pedonale che unisce l’altro lato della ferrovia.
Perché l'opera si trova a Porta Genova
Il muro scelto dall'artista, non è un caso: si tratta di un muro che costeggia anche un percorso pedonale e quindi facilmente raggiungibile dai visitatori e diviso già in 22 sezioni. Esattamente come il numero dei modelli usati per questo inno alla vita.