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Cosa vuole fare Fontana per opporsi alla Lombardia in zona rossa

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dopo l’inserimento del territorio in zona rossa, annuncia di far ricorso al Tribunale regionale amministrativo e di star preparando dei contro dossier. Nei documenti sarebbe dimostrato che la Lombardia potrebbe rientrare in una fascia meno critica rispetto a quanto stabilito.
A cura di Ilaria Quattrone
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Da domani la Lombardia sarà in zona rossa. Un ritorno, preannunciato nei giorni scorsi, ma che ieri venerdì 14 gennaio ha sollevato polemiche e scontri politici. Il presidente Attilio Fontana ha infatti comunicato di esser pronto a fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale e di star preparando dei contro dossier in grado di dimostrare che alla Regione spetta l'inserimento in una fascia meno critica.

Fontana: Dati vecchi e basati sui numeri del 30 dicembre

Per il governatore lombardo i dati sui quali è stata basata la decisione sono: "Vecchi e che non tengono conto della situazione reale". Fontana sostiene infatti che i parametri siano basati sui numeri del 30 dicembre e che non tengano conto di alcuni dati importanti come l'Rt sull'ospedalizzazione. Dello stesso avviso anche la neo assessora al Welfare Letizia Moratti: "La Lombardia viene penalizzata pur avendo un'incidenza di contagi per abitanti nettamente inferiore a diverse altre Regioni e alla media nazionale".

La posizione dei sindaci lombardi

La Regione starebbe quindi preparando alcuni contro-dossier che dimostrerebbero, secondo Fontana, come la Lombardia possa avere dati da zona arancione: "Ho chiesto al ministro Speranza di ripensarci e invieremo delle accurate note per spiegare le motivazioni della nostra opposizione". Contrari alla zona rossa anche alcuni sindaci lombardi. Tra questi in particolare il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha chiesto una deroga a cui si sono uniti anche i sindaci di Crema e Cremona. Duro attacco anche del sindaco di Milano Giuseppe Sala che su Facebook tuona: "Prima Regione Lombardia decide di non riaprire le scuole fino al 24 gennaio (salvo essere smentita dal TAR). Poi Fontana dice per giorni “siamo vicini alla zona rossa”. Oggi strepitano. Dando per scontato che in Regione hanno i dati, perché non ci fanno capire come stanno realmente le cose?".

Cosa succede da lunedì in Lombardia zona rossa

Intanto lunedì la Regione entrerà in zona rossa e – salvo ulteriori cambiamenti – dovrebbe rimanerci per quindici giorni. In zona rossa non ci si può spostare nemmeno all'interno del proprio Comune se non per comprovati motivi di necessità, salute e lavoro. Le scuole superiori, che in questi giorni hanno visto le proteste di alcuni studenti, continueranno con la didattica a distanza. Chiuderanno inoltre negozi che non vendono beni di prima necessità, bar e ristoranti.

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