Cosa succede al Comune di Vigevano dopo l’arresto del sindaco Andrea Ceffa per corruzione
Andrea Ceffa, sindaco di Vigevano (in provincia di Pavia), è stato arrestato lo scorso giovedì 28 novembre con l'accusa di corruzione. Secondo la Procura, il 51enne eletto nel 2020 con il supporto di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, avrebbe commissionato una consulenza all'Asm Vigevano e Lomellina da circa 6mila euro ritenuta non necessaria, solo per poter continuare ad avere abbastanza sostegno in consiglio comunale. In seguito all'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, la prefetta di Pavia Francesca De Carlini con un decreto ha sospeso temporaneamente Ceffa dall'incarico di primo cittadino e il suo posto, ora, è ricoperto dalla vicesindaca Marzia Segù.
Cosa succede al Comune di Vigevano con la sospensione temporanea di Andrea Ceffa
La sospensione disposta dalla prefetta De Carlini è temporanea. Il provvedimento, infatti, resterà in vigore fino a quando la vicenda giudiziaria non sarà chiarita, anche in seguito all'interrogatorio di convalida al quale Ceffa dovrà essere sottoposto entro cinque giorni dall'arresto. Nel frattempo, la vicesindaca Segù ha preso le piene funzioni del primo cittadino, compresa la guida della giunta.
Insieme a Ceffa, lo scorso 28 novembre è stata arrestata anche la consigliera comunale Roberta Giacometti. Per questo motivo, ora la maggioranza è risicata ed eventuali nuovi provvedimenti rischiano di non venire approvati dall'assemblea. Tuttavia, al momento non sono previste manovre rilevanti e il bilancio è già stato approvato.
Il sindaco, comunque, potrebbe decidere di rassegnare le dimissioni per affrontare la vicenda giudiziaria libero da responsabilità politiche. Oppure, ancora, potrebbero farlo i consiglieri di maggioranza facendo, così, cadere la giunta.
L'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco di Vigevano
Insieme a Ceffa, lo scorso 28 novembre sono stati arrestati anche la consigliera Giacometti, il direttore di Asm Vigevano e Lomellina, Alessandro Gabbi, l'amministratrice unica di Asm Vigevano e Lomellina, Veronica Passarella, e l'amministratore unico di di Vigevano distribuzione gas, Matteo Ciceri. Come il sindaco, sono tutti ai domiciliari in attesa dell'interrogatorio di garanzia. Sono, inoltre, indagati a piede libero l'ex europarlamentare della Lega Angelo Ciocca e l’imprenditore Alberto Righini, amministratore unico della Vicos e vice presidente regionale dell’associazione nazionale dei costruttori edili (Anche).
L'inchiesta è partita due anni fa, il 30 novembre del 2022, e ha al centro la cosiddetta ‘congiura di Sant'Andrea‘. Quella mattina, alcuni esponenti dell'opposizione si erano presentati per far protocollare le dimissioni di 13 consiglieri. Tra questi, anche alcuni consiglieri della maggioranza che, in questo modo, avrebbero fatto cadere l'amministrazione Ceffa. Secondo gli investigatori, Ciocca e Righini avevano convinto almeno un consigliere a dimettersi in cambio di 15mila euro.
Il piano, però, era fallito con alcuni consiglieri comunali che avevano deciso di ritirare le dimissioni e salvare la giunta. Come ricostruito dalle indagini, dopo quell'episodio Ceffa si era ritrovato a dover governare nella piena instabilità. Per questo motivo, con l'obiettivo di assicurarsi il sostegno della consigliera Giacometti, le avrebbe procurato attraverso un prestanome una consulenza per Asm senza che ce ne fosse necessità a un costo di circa 6mila euro.