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Cosa scriveva Andrea Piscina nelle chat per adescare i minorenni: le accuse della Procura

Si è tenuto oggi l’interrogatorio di convalida dell’arresto per il 25enne accusato di pedopornografia e violenza sessuale: il giovane, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, secondo la Procura avrebbe adescato alcuni minorenni di età compresa tra i 9 e 14 anni sul web e in oratorio a Milano.
A cura di Francesca Del Boca
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Andrea Piscina, speaker radiofonico arrestato con l'accusa di pedopornografia e violenza sessuale a danni di minori
Andrea Piscina, speaker radiofonico arrestato con l'accusa di pedopornografia e violenza sessuale a danni di minori

Gli inquirenti hanno trovato oltre mille chat e foto, video delle conversazioni a sfondo sessuale che Andrea Piscina, 25 anni, avrebbe intrattenuto online con minorenni di età compresa tra il 9 e i 14 anni. Piscina, speaker radiofonico ora sospeso dall'emittente Rtl 102.5, è stato arrestato e condotto in carcere con l'accusa di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale: secondo chi indaga, dal 2021 al 2023 avrebbe indotto le giovanissime e ignare vittime a spogliarsi davanti alla videocamera del pc o del cellulare spacciandosi come "Alessia" (ma anche "Anna" o "Sara").

Si è tenuto così stamattina l'interrogatorio di convalida dell'arresto del dj e cantante: Andrea Piscina è comparso davanti alla gip Ileana Ramundo, che dovrà confermare il fermo e valutare eventualmente la richiesta di misure cautelari alternative al carcere, avvalendosi però della facoltà di non rispondere. L'avvocata della difesa Valentina Di Maro, nel frattempo, valuta il ricorso al Tribunale del Riesame.

Le chat di Andrea Piscina, speaker radiofonico arrestato

"Sto andando in doccia", è la frase di rito con cui ogni volta Andrea Piscina avrebbe adescato le diverse vittime sul web, inducendoli a compiere atti di autoerotismo davanti allo schermo. "Cerco uno per sbloccare la cam e mostrarmi nuda. Se vi va top, se no cerco un altro. Sorry se vado dritta". E ancora: "Spogliati e se mi ecciti ricambio”, scriveva Piscina per agganciare i suoi inconsapevoli interlocutori, studenti di elementari e medie.

Tutte conversazioni intercettate su Omegle, Instagram e altre piattaforme dagli agenti della polizia locale di Milano, poi cancellate dallo stesso Piscina dopo una prima perquisizione e recuperate dagli investigatori: il sistema operativo del cellulare aveva infatti salvato automaticamente "miniature" dell'anteprima delle immagini reali, conservandole così anche dopo l'eliminazione. Gli specialisti telematici della polizia locale, tra i tanti file rimossi dal proprietario del cellulare, avrebbero inoltre scovato anche una cartella con all'interno un elenco di nomi e cognomi di bambini e ragazzini: forse, secondo le primissime ipotesi degli investigatori, possibili future vittime da agganciare online.

I minorenni adescati sul web e all'oratorio

Secondo il pm Giovanni Tarzia, coordinatore dell'inchiesta della Procura di Milano, il giovane allontanato dalla trasmissione I Nottambuli di Rtl 102.5 avrebbe in questo modo contattato "numerose" vittime attraverso i principali sistemi di videochiamata sul web. Ma non solo. Uno dei minorenni coinvolti sarebbe stato avvicinato dal vivo attraverso la polisportiva dell'oratorio milanese frequentato dallo speaker: è stata infatti la madre di quest'ultimo a denunciare e a far nascere l'inchiesta della Procura di Milano, dopo aver notato alcuni strani comportamenti da parte del figlio.

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