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Cosa sappiamo sulla morte di Giovanni Sala, il 34enne deceduto davanti alla sede di Sky a Milano

Le telecamere di videosorveglianza esterne alla sede di Sky a Rogoredo (Milano) hanno ripreso i minuti in cui Giovanni Sala è deceduto nella notte tra il 19 e 20 agosto. Il 34enne aveva provato ad avvicinarsi varie volte, finché le due guardie non lo hanno atterrato.
A cura di Enrico Spaccini
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Giovanni "Gianni" Sala (foto da Facebook)
Giovanni "Gianni" Sala (foto da Facebook)

Giovanni "Gianni" Sala è morto nella notte tra sabato e domenica 20 agosto davanti alla sede di Sky Italia, in zona Rogoredo a Milano. Secondo i primi risultati dell'autopsia, il 34enne originario di Palermo, ma residente nel Varesotto, avrebbe avuto un "arresto cardiocircolatorio" mentre era disteso sul marciapiede tenuto fermo da due guardie giurate. Sul caso sono ancora in corso le indagini della squadra mobile e i vigilantes risultano indagati per omicidio colposo. Due telecamere di videosorveglianza che puntano sui palazzi Sky hanno ripreso i minuti in cui Sala si avvicina ai cancelli e le operazioni delle guardie giurate, dai tentativi di immobilizzarlo fino a quelli di rianimarlo inutilmente.

I primi avvistamenti di Sala davanti alla sede di Sky

I filmati che sono in mano agli investigatori iniziano pochi minuti dopo la mezzanotte. Nelle prime scene si vede Sala che, vestito con soli pantaloncini neri e scarpe da ginnastica, si aggira davanti ai palazzi Sky. Secondo quanto ricostruito finora, il 34enne aveva consumato da poco cocaina acquistata nel boschetto di Rogoredo lì vicino.

Le due guardie giurate, un 46enne e un 64enne, lo allontanano diverse volte, ma lui prova sempre ad avvicinarsi ai cancelli dei palazzi. Intanto, uno dei vigilantes parla al telefono, o alla radiotrasmittente, probabilmente mettendosi in contatto con la centrale di Italpol.

Le due guardie atterrano il 34enne sul marciapiedi

Sono le 00:29 quando Sala viene atterrato una prima volta e trascinato sul marciapiedi. Nonostante questo, il 34enne si rialza, si allontana e poi torna tre minuti più tardi. Così, viene steso una seconda volta e dai filmati pare che abbia battuto la testa sul marciapiedi.

Per circa tre minuti e mezzo viene tenuto seduto, con le mani che premono sul collo mentre tenta di rialzarsi ancora. Alle 00:35 le due guardie lo girano, una gli tiene le mani sulle spalle, l'altra lo afferra per una gamba. Passano due minuti, dopodiché il 46enne mette un ginocchio sulla schiena di Sala e, con l'aiuto del collega, lo immobilizza sedendosi sopra di lui.

Gli ultimi minuti di vita di Sala

Il 34enne prova a dimenarsi, a liberarsi dalle prese dei vigilantes, fino a che alle 00:43 non smette di muoversi. Preoccupato, il 46enne che gli sta sopra lo scuote ma ormai Sala non risponde più. Allora, i due vigilantes tentano le prime manovre di rianimazione, ma senza successo.

In quel momento esce dai box di Sky un uomo che, resosi conto della situazione, prova a soccorrere il 34enne mandando la guardia 46enne a prendere la valigetta del primo soccorso con il defibrillatore. L'ambulanza arriva alle 00:58, ma ormai anche per i sanitari è troppo tardi per rianimare il 34enne. La volante della polizia è lì alle una e inizia a sentire i due vigilanti e due ragazzi di passaggio.

I primi risultati dell'autopsia, effettuata il 25 agosto scorso, ha stabilito che Sala è deceduto per arresto cardiocircolatorio, e non per asfissia. Il 34enne è risultato positivo a cocaina e cannabinoidi e ora bisognerà vedere quanto e se queste sostanze hanno influito sul suo decesso. Intanto, i due vigilantes sono stati sospesi temporaneamente dal lavoro e risultano indagati per omicidio colposo.

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