Cosa sappiamo sul caso del museo Leonardo3 a Milano che rischia la chiusura e sulla causa con il Comune
![Fonte: Instagram Leonardo3](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/29/2025/02/473163659_1062990172539802_1085745092702188087_n-1200x675.jpg)
Scegliere se essere città di cultura o città di movida. Un dilemma ormai storico con il quale da anni Milano è chiamata a confrontarsi e che oggi, una volta ancora, torna a essere attuale ruotando intorno a una vicenda e, più precisamente, intorno a un luogo, nascosto nel cuore pulsante della città: il museo Leonardo3 "Il mondo di Leonardo".
Più di dieci anni fa, l’1 marzo del 2013, apriva il museo dedicato a Leonardo da Vinci, il grande maestro del Rinascimento, artista e inventore rivoluzionario. Da allora, per le stanze del museo sono passati quasi due milioni di visitatori che, nel frattempo, è diventato membro di ICOM, AICC e fa oggi parte del circuito Abbonamenti Musei Lombardia come una delle 10 location più visitate. Su TripAdvisor è il 6° di 75 musei specializzati a Milano e 66° tra le oltre duemila attività presenti nel capoluogo lombardo.
Poco lontano da Piazza Duomo, nel cuore pulsante di Milano, Leonardo3 sorge in uno spazio di 600 metri quadrati. "Uno spazio dato in concessione dal Comune di Milano nel 2013. L’accordo tra la concessionaria e Leonardo3 è stato sin da subito un accordo di collaborazione. La concessionaria metteva gli spazi e i servizi. Leonardo3 i contenuti e la gestione. Nel 2018 il Demanio ha visionato il contratto e non aveva avuto nulla da eccepire. Alla prima concessionaria è poi subentrata un'altra società che è subentrata anche al contratto di collaborazione con Leonardo3", ha spiegato a Fanpage.it Massimiliano Lisa, direttore di Leonardo3.
"Palazzo Marino si trova a pochi passi da noi, il Comune ci conosce perfettamente. Anzi, non ci conosce soltanto. Per i primi 10 anni il Comune di Milano ci ha sostenuto patrocinando l’iniziativa. Lo ha fatto fino al 2023, quando il Demanio ha avviato un contenzioso contro la concessionaria contestando una morosità legata al periodo COVID e, al contempo, contestando che l’accordo con Leonardo3 non fosse un accordo di collaborazione ma di subconcessione".
Come si legge, infatti, nelle premesse del documento che Fanpage.it ha avuto modo di visionare, la società concessionaria "ha dato dietro pagamento di corrispettivo a Leonardo3 S.r.l. alcuni degli spazi oggetto di concessione da parte del Comune di Milano per la realizzazione della mostra denominata “Leonardo 3 il mondo di Leonardo” e che per tutti gli elementi descritti […] avvalorano l’ipotesi di una sub-concessione attuata da Codesta società nei confronti di Leonardo 3 S.r.l in dispregio del contratto di concessione sottoscritto".
Tale controversia ha portato, qualche mese dopo, a luglio 2024, a un'ordinanza di decadenza delle concessioni d'uso degli spazi della Galleria per la concessionaria per essersi "resa responsabile nel tempo di gravi e reiterate violazioni delle norme di cui alle concessioni cui è subentrata a partire dal 01.04.2019″.
"Questo, tradotto, significa lo sfratto dai locali della Galleria non soltanto per la concessionaria ma anche per Leonardo3. In altre parole, vuol dire chiusura del museo", ha detto ancora a Fanpage.it Lisa. La chiusura era inizialmente prevista, secondo l'ordinanza, per il 18 novembre 2024. Sulla questione ha però deliberato il Tar della Lombardia che ha sospeso il provvedimento, in attesa dell'udienza di merito che si svolgerà il prossimo aprile.
La posizione di Massimiliano Lisa, Direttore di Leonardo3
"C'è qualcosa che non torna", ha detto Massimiliano Lisi a Fanpage.it. "La motivazione addotta dal Comune, alla base dello sfratto, si basa sulla contestazione del contratto che abbiamo con la concessionaria. Dicono che non si tratti di un contratto di collaborazione ma di subconcessione. Eppure il Demanio aveva avuto modo di visionarlo già nel 2018 e non aveva avuto nulla da eccepire. Se ci fossero stato irregolarità poteva segnalarle allora. Perché farlo dopo anni, nel 2023?".
"Abbiamo aperto l'1 marzo 2013 con la medaglia di rappresentanza di Giorgio Napolitano. In continuità con il supporto che ci aveva dato il Presidente, l’appello che facciamo oggi è rivolto direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Speriamo che, a differenza del nostro Sindaco e del nostro assessore al Demanio che non ci hanno mai risposto, almeno lui capisca il valore del nostro lavoro. Non basta confidare in una sentenza positiva del TAR. Vorrei che la politica si esprimesse e sostenesse questa iniziativa perché siamo una realtà unica al mondo. Vorrei che questa non fosse soltanto città del divertimento ma anche di cultura".
La risposta dell'assessorato al Demanio
In merito al contratto tra Leonardo3 e la concessionaria, ritenuto dal Comune un contratto di subconcessione e non di collaborazione, l'assessorato ha spiegato a Fanpage.it: "La collaborazione è iniziata circa 10 anni fa perché si dovevano mantenere degli spazi culturali aperti al pubblico al piano terra. Proprio per valorizzare alcuni spazi all'interno delle Galleria dedicati alla cultura. In seguito a questo, la concessionaria ha attivato questa collaborazione che doveva essere temporanea". L'assessorato ha poi precisato che "comunque è tutto dentro la sentenza del TAR".
Av si oppone e il TAR concede la sospensiva
Di fronte all'ordinanza di decadenza delle concessioni d'uso degli spazi della Galleria, la concessionaria si è opposta e si è appellata al TAR che, nel novembre del 2024, ha emesso provvedimento di sospensiva temporaneo. Come si legge sul documento che Fanpage.it ha avuto modo di visionare, l'ordinanza è volta "all'annullamento previa sospensione dell'efficacia dell’ordinanza di decadenza delle concessioni d’uso di spazi siti nell’ambito del complesso monumentale della Galleria Vittorio Emanuele II, emessa il 2 luglio 2024, dal Comune di Milano".
La prossima udienza dinanzi al TAR si terrà il prossimo aprile. "Ma siamo fiduciosi. Del resto il TAR un po' l'ha già detto con il provvedimento di sospensiva. Confidiamo che il giudizio sarà favorevole in toto a noi, allora il Comune dovrà adeguarsi", ha concluso Massimiliano Lisa, direttore di Leonardo3.