Cosa sappiamo della violenza fuori dall’Alcatraz a Milano su una 19enne e il fidanzato: “Erano una decina”
La serata in discoteca, i balli, la musica e le chiacchiere nel parcheggio con il fidanzato. Qui, fuori dall‘Alcatraz di via Valtellina a Milano, nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio una studentessa di 19 anni è stata assalita da un gruppo di giovani che hanno prima cercato di rapinare la coppia e poi provato ad abusare di lei toccandola e strattonandola.
Un'escalation di brutalità che solo l'intervento degli addetti della security del locale e di una pattuglia dei carabinieri di passaggio è riuscita a fermare, permettendo l'arresto di un membro del branco. Si tratta di Hassan Mansour Hassan Mohamed 36enne egiziano che vive a Gorno, in provincia di Bergamo, e che ora si trova recluso a San Vittore con l'accusa di violenza sessuale e rapina.
Il 36enne, però, non sarebbe il solo: sono almeno altri otto i giovani da trovare, secondo la testimonianza delle due vittime. Una decina di ragazzi che all'arrivo dei buttafuori del locale milanese si sarebbe dileguata nel nulla, fuggendo tra la folla e l'oscurità della notte.
Un ruolo fondamentale, così, potrebbero averlo le telecamere di sorveglianza installate sia all'interno della discoteca Alcatraz, dove la coppia ha trascorso la serata, sia nell'area di carico e scarico merci del supermercato d'angolo con viale Stelvio, a due passi dalle rampe d'ingresso del parcheggio interno.
Occhi elettronici ora al setaccio degli inquirenti, che permetteranno di rintracciare il branco di aggressori e, inoltre, di capire se il gruppo abbia pedinato la studentessa fuori sede e il suo fidanzato, seguendola dalla pista della discoteca fino all'esterno del locale, o se abbia scelto casualmente le sue vittime. Così come sarà fondamentale ricostruire se la decina di giovani abbia molestato e preso di mira anche altre persone presenti quella sera nel locale, o si sia accanita solo contro la coppia.