Cosa sappiamo del jet militare precipitato sul monte Legnone a Lecco
Il fuoco, i paracadute e poi lo schianto: si potrebbe sintetizzare così il drammatico incidente che si è verificato oggi, mercoledì 16 marzo, sul monte Legnone. Un jet militare è infatti precipitato causando la morte di uno dei due piloti. L'altro sta bene e, come precisato dall'azienda produttrice Leonardo a Fanpage.it, non è in pericolo di vita. Non è ancora chiaro cosa possa aver causato l'incidente. Sul caso indagano gli inquirenti e, come specificato in una nota stampa, anche l'azienda ha avviato una commissione interna.
L'aereo era in fase di collaudo
In attesa di sciogliere tutti i dubbi che gravitano attorno alla vicenda, ripercorriamo quanto accaduto oggi. Prima di tutto, come spiegato a Fanpage.it dall'Aeronautica militare, il velivolo – si tratta di un M-346 – non era di proprietà di quest'ultima: era in fase di collaudo in attesa poi di essere consegnato alle autorità militari. L'aereo infatti, ha poi precisato Leonardo, stava effettuando un volo con un pilota collaudatore dell'azienda e un pilota istruttore di una società esterna.
Erano stati effettuati tutti i controlli
Il jet è decollato dallo stabilimento di Venegono Superiore, in provincia di Varese, attorno alle 11. Il mezzo è partito dopo che – specifica sempre l'azienda – erano stati effettuati tutti i controlli necessari per autorizzare il volo. Questi erano stati completati prima del decollo e secondo il piano ispettivo autorizzato dalle Autorità competenti. Durante il volo dovevano essere eseguiti dei test finalizzati a dimostrare delle specifiche capacità. Capacità che però sarebbero state collaudate durante dei controlli effettuati in precedenza.
Uno dei due piloti trovato senza vita
Alle ore 11.35 circa veniva perso ogni contatto con il mezzo e intorno alle 12 veniva segnalato un aereo che precipitava: i due piloti sono riusciti a uscire e aprire il paracadute. Uno dei due è stato recuperato dai soccorsi: era incastrato su una roccia. L'altro è stato trovato senza vita. I vertici dell'azienda Leonardo hanno quindi espresso il più profondo cordoglio per la scomparsa dell'uomo.