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La morte di Ramy Elgaml a Milano

Cosa rischiano i carabinieri coinvolti nel caso di Ramy Elgaml dopo la pubblicazione del video dell’inseguimento

A Fanpage.it Valerio de Gioia, ovvero Consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma, ha spiegato cosa rischiano i carabinieri coinvolti nell’inseguimento in cui è morto il 19enne Ramy Elgaml.
Intervista a Valerio de Gioia
Consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma
A cura di Giorgia Venturini
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C'è un video che mostra l'inseguimento tra i carabinieri e il motorino con a bordo Ramy Elgaml, 19 anni, e il conducente Fares Bouzidi, 22 anni. L'auto della pattuglia dei militari colpisce più volte lo scooter. Nell'audio, che ha registrato cosa succedeva all'interno della macchina, si sente un carabiniere dire: "Chiudilo, chiudilo così cade… no, mer… non è caduto". E poi l'esultanza finale: "Sono caduti… bene". In quell'inseguimento è morto il 19enne Ramy. Ora video e audio sono al vaglio della Procura che sta indagando insieme alla polizia locale sull'accaduto. Il carabiniere alla guida è indagato, insieme a Fares, per omicidio stradale. Altri due militari sono indagati per falso personale, favoreggiamento e depistaggio.

Ma ora – considerando le immagini mostrate nel video – cosa rischiano i due carabinieri? A Fanpage.it lo ha spiegato Valerio de Gioia, ovvero Consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma.

Valerio de Gioia (foto da Facebook)
Valerio de Gioia (foto da Facebook)

Dopo aver visto il video dell'inseguimento cosa rischiano i carabinieri?

Dell’accusa di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi, potrebbero rispondere, oltre al carabiniere che era alla guida, anche quelli che lo incitavano a speronare la moto. Non anche, però, quelli che hanno espresso compiacimento sull’avvenuta caduta.

Non è escluso, poi, che, a seguito delle indagini, possa essere ipotizzato il più grave delitto di omicidio preterintenzionale, a carico del conducente, qualora dovesse accertarsi che il suo intento fosse quello di ferire i ragazzi a bordo del motoveicolo.

Inoltre, nel caso in cui dovesse emergere che effettivamente gli operanti hanno intimato al testimone di cancellare il video dell’impatto, potrebbe aggiungersi l’accusa di violenza privata, minacce aggravate e depistaggio.

Giuridicamente la famiglia come può intervenire?

Può, tramite il proprio legale, far svolgere indagini difensive al fine, per esempio, di acquisire ulteriori testimonianze. Se dovesse cominciare un processo, possono anche costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento del danno patito.

Potrebbe partire anche un'indagine dal tribunale militare?

Non credo, non configurandosi, allo stato, reati militari

Rischiano la sospensione durante le indagini?

Certo. In via cautelativa l’Arma potrebbe sospendere dal servizio i militari coinvolti fino a che non saranno accertare tutte le responsabilità.

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