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Cosa rischia la mamma di Alice, la neonata abbandonata in una scatola fuori dall’ospedale di Monza

La madre di Alice, la piccola abbandonata in una scatola fuori dall’ospedale San Gerardo di Monza, potrebbe rischiare un’accusa per abbandono di minore.
A cura di Ilaria Quattrone
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Le è stato dato il nome di Alice. La neonata che nella mattinata di martedì, 30 agosto, è stata trovata in una scatola di scarpe fuori dal pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza. Con lei, c'erano una copertina e un pannolino di ricambio. La piccola era in buone condizioni di salute e, secondo i medici, potrebbe essere nata poche ore prima il suo ritrovamento.

E proprio dal momento in cui è circolata la notizia, sono arrivate una valanga di richieste di adozione. Cittadini che, commossi dalla sua storia, hanno deciso di esporsi per questa bimba. La piccola però potrà essere adottata solo quando saranno trascorsi dieci giorni dal suo abbandono. In questi dieci giorni, la madre biologica potrebbe decidere di farsi avanti e di riprendere la piccola.

Non appena si sbloccherà la procedura, potranno adottare coloro che sposati o conviventi, da almeno tre anni, che risiedono in Italia. Dopodiché sarà attivava con i servizi sociali, l'iter che riconosca la loro capacità, che analizzerà la loro situazione economica e affidabilità cosicché si possa verificare l'idoneità per potersi prendere cura della bambina.

Cosa rischia la madre biologica

Per il momento non si conosce la sua identità: sia la polizia giudiziaria che la Procura ha eseguito tutti gli accertamenti del caso, ma senza alcun successo. Potrebbero essere diversi i motivi che hanno spinto questa donna o ragazzina a lasciare la propria piccola, fuori dal pronto soccorso: in ballo potrebbero esserci fragilità o ancora un rifiuto alla maternità corroborato da motivazioni complesse, di cui nessuno di noi è tenuto a conoscerne la natura.

Problematiche che, nel caso in cui la donna dovesse essere individuata, potrebbero essere tenute in considerazione in un eventuale processo per abbandono di minore. Per questo reato, che punisce chiunque abbandona una persona con meno di quattordici anni della quale abbia la custodia o debba avere cura,  rischia una condanna di reclusione che va dai sei mesi ai cinque anni.

Certo è vero che, la legge italiana prevede anche di poter usufruire del parto in anonimato. La normativa prevede che la madre biologica possa non riconoscere il bambino e che possa lasciarlo nell'ospedale in cui è nato affinché venga assicurata l'assistenza e la tutela giuridica. In questo caso, il nome della madre resterà per sempre segreto.

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