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Omicidio Sara Centelleghe

Cosa rischia Jashandeep Badhan, il 19enne che ha ucciso a forbiciate Sara Centelleghe a Costa Volpino

Jashandeep Badhan ha sorpreso Sara Centelleghe a letto nella sua casa di Costa Volpino (Bergamo): dopo averle sferrato calci e pugni, ha ucciso la 18enne con una trentina di forbiciate. Una scarica di violenza tale da far ipotizzare al pm l’aggravante della crudeltà.
Intervista a Paolo Di Fresco
Avvocato penalista del Foro di Milano
A cura di Francesca Del Boca
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L'ha investita subito di pugni e calci mentre si trovava a letto, già a dormire sotto le coperte. Dopo, 30 colpi mortali sferrati con un paio di forbici al viso e all'addome. Jashandeep Badhan, 19 anni, nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre ha ucciso così la vicina di casa Sara Centelleghe, 19enne di Costa Volpino (Bergamo) che in quel momento stava trascorrendo una serata casalinga in compagnia di un'amica, in quel momento assente per ragioni ancora da chiarire. Una scarica di violenza talmente brutale da far ipotizzare al pm, che lo accusa di omicidio volontario, anche l'aggravante della crudeltà.

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Il 19enne autore dell'omicidio di Sara Centelleghe le avrebbe inferto non una decina di colpi di forbice, come inizialmente era stato ipotizzato, ma una trentina. Per questo il pm titolare del caso Giampiero Golluccio starebbe valutando anche l'aggravante della crudeltà. Ci sono buone probabilità che venga riconosciuta?

In linea di massima, direi di sì. L’aggravante della crudeltà si configura quando l’omicidio sia commesso in modo cruento, facendo soffrire la vittima più di quanto sarebbe strettamente necessario per dare esecuzione al crimine. Sintetizzando, l’aumento di pena è dovuto alla brutalità, al sadismo che caratterizza l’azione.

I carabinieri hanno spinto il giovane a confessare dopo aver notato tracce di sangue sulla sua mano ferita. Una confessione immediata può in qualche modo diventare un'attenuante in sede di giudizio?

La confessione spontanea, unita a un comportamento processuale corretto, può legittimare la concessione delle attenuanti generiche. Tuttavia, il giudice può negare l’applicazione delle generiche quando ritiene che la confessione sia stata strumentale: cioè quando l’imputato, preso atto delle prove schiaccianti a suo carico, confessi con l’obiettivo utilitaristico di ottenere una riduzione di pena.

“Il ragazzo non ha mai dato segni di squilibrio”, sostiene oggi chi conosceva Jashandeep Badhan, incensurato. Può incidere nel giudizio finale il buon comportamento precedente a un assassinio?

Per determinare la pena da infliggere nel caso concreto, il giudice deve tenere conto della capacità a delinquere del colpevole. Capacità che si desume, tra l’altro, anche dalla condotta di vita antecedente al reato. Immagino, in ogni caso, che la vita dell’assassino sarà setacciata con attenzione per escludere la presenza di gravi disturbi della personalità che potrebbero incidere sulla sua capacità di intendere e volere.

Se dovesse essere confermato lo scambio di droga con l'amica minorenne che si trovava in casa con la vittima, la posizione del 19enne potrebbe aggravarsi?

Se ne potrebbe tener conto in giudizio. Anche se ho l’impressione che su contesto e dinamica dell’omicidio sia necessario fare maggiore chiarezza.

In generale, con gli elementi di cui disponiamo adesso, cosa può rischiare Jashandeep Badhan, omicida della 18enne Sara Centelleghe?

Una risposta precisa non è al momento possibile. In ogni caso, va tenuto presente che l’omicidio aggravato dall'aver agito con crudeltà verso le persone è punito con la pena dell’ergastolo.

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