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Cosa prevede la mozione su Ilaria Salis approvata ieri in Regione e cosa succede ora

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione che prevede il pignoramento dello stipendio da europarlamentare di Ilaria Salis per ripagare un debito contratto con Aler.
A cura di Matilde Peretto
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Nella giornata di ieri, mercoledì 26 giugno, il Consiglio regionale della Lombardia ha votato una mozione che riguarda Ilaria Salis. La donna sembra aver contratto un presunto debito con Aler da 90mila euro in seguito all'occupazione abusiva di un immobile popolare in via Borsi a Milano. Per saldare questo debito, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Marcello Ventura, ha proposto di pignorare lo stipendio da europarlamentare di Salis (appena eletta come eurodeputata a Bruxelles e sbarcata ieri all'Eurocamera). Dopo una bagarre in aula con tanto di cartelli con scritto "Salis paga l'affitto", la mozione è stata approvata con 45 voti favorevoli e 19 contrari. Ora, il presidente della Regione, Attilio Fontana, dovrà impegnarsi affinché Aler avvii le procedure legali per il recupero del presunto credito vantato nei confronti di Ilaria Salis per l'occupazione abusiva.

Cosa prevede il testo della mozione approvata al Pirellone

La mozione approvata è stata presentata il 13 giugno 2024 da Marcello Ventura, consigliere di FdI, con il titolo "Pignoramento del compenso per morosità nel pagamento dell'affitto alle case popolari". Il nome di Ilaria Salis non viene mai fatto all'interno del testo della mozione. Si legge: "È stato accertato che XX non ha pagato regolarmente l'affitto per l'assegnazione della casa popolare di cui è titolare. Nonostante i solleciti inviati dall'ente gestore, il debito accumulato non è stato saldato e non sono state fornite giustificazioni valide per la morosità. Secondo quanto riportato a mezzo stampa, l’ importo complessivo del debito ammonterebbe a 9omila euro, cifra che rappresenta un significativo deficit per l'ente pubblico".

Così, i firmatari della mozione, a nome di Marcello Ventura, ritengono opportuno che "venga garantito il rispetto delle norme e degli obblighi contrattuali da parte di tutti i cittadini, senza eccezioni per chi ricopre incarichi istituzionali di rilievo. Sia necessario procedere con l'adozione di misure efficaci per il recupero delle somme dovute, a tutela dell'interesse pubblico".

Chiedono al presidente della Regione e alla Giunta regionale di "sollecitare ALER, ente gestore delle case popolari, ad avviare immediatamente le procedure legali per il recupero del credito vantato nei confronti di XX, includendo, il ricorso al pignoramento dello stipendio e richiede che venga inoltrata apposita istanza al giudice competente per ottenere il pignoramento dello stipendio di XX, fino al completo soddisfacimento del debito accumulato per la morosità nel pagamento dell'affitto delle case popolari e di verificare alla luce del recente incarico la permanenza dei requisiti di reddito ai fini della assegnazione dell' alloggio".

Cosa succederà ora allo stipendio di Ilaria Salis

La mozione è stata ampiamente discussa in aula consiliare e, una volta al voto, è stata approvata con 45 favorevoli e 19 contrari. Ora, spetta alla Giunta e al presidente della Regione, Attilio Fontana, sollecitare Aler a "mettere in atto le procedure legali previste per il recupero del credito vantato includendo l'inoltro di apposita istanza al Giudice competente per ottenere il pignoramento dei conti correnti dell'onorevole Salis fino alla concorrenza del credito vantato", ha detto in aula Marcello Ventura.

Dalle vie politiche si passa a quelle legali, quindi. Il presidente della Lombardia Fontana è d'accordo con quanto deciso nella seduta di ieri: "Ho già detto e lo ripeto: se l'onorevole Salis ha un debito nei confronti di Aler deve pagarlo come lo devono pagare tutti i cittadini. In Italia vige una regola che chi ha un debito lo deve pagare".

Oggi, Attilio Fontana parla ancora della questione a margine dell'inaugurazione di una mostra fotografica: la "Regione non fa altro che chiedere che venga accertato se l'onorevole Salis abbia o meno un debito nei confronti di Aler. È un principio di legge che esiste nel tutto il paese. Non mi sembra che ci sia un comportamento anomalo nei confronti dell'onorevole Salis. E' un comportamento che tutti i cittadini italiani assumono nei confronti dei propri debitori", ha concluso.

Le parole di Ilaria Salis e dei membri del partito Alleanza verdi sinistra

Ilaria Salis e il suo avvocato, Eugenio Losco, hanno sempre dichiarato di non aver mai ricevuto alcuna richiesta di pagamento da Aler, né un qualsiasi contratto con l'azienda lombarda. Inoltre, non ci sono sentenze penali o civili a carico della donna. Salis ha, invece, ammesso di aver fatto parte del Movimento di Lotta per la Casa, ma questo, stando alle sue parole, non significa niente.

"Non credo di dovermi difendere da niente", ha detto Ilaria Salis. "I movimenti per la casa colmano vuoti laddove le istituzioni non riescono". A difendere la neo eletta al Parlamento europeo c'è Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra: "Siamo oltre il ridicolo", ha detto in riferimento all'approvazione della mozione, "si tratta di una vicenda che vede Ilaria oggetto di una sorta di politica dell'accanimento. Le hanno chiesto 90 mila euro per un accertamento fatto oltre dieci anni fa".

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