Cosa ne pensa il sindaco di Milano Beppe Sala del fermo di polizia del giocatore del Milan Bakayoko
Hanno fatto il giro del mondo le immagini del fermo di polizia ai danni di Tiémoué Bakayoko, centrocampista del Milan. Il giocatore è stato fatto scendere dalla propria auto, bloccato contro la volante e perquisito. Un'agente teneva sotto tiro il conducente dell'auto su cui viaggiava il giocatore con una pistola. Poi, i poliziotti, accortisi di aver fermato un uomo che non era quello che stavano cercando, l'hanno lasciato andare. Però, era troppo tardi. Qualcuno aveva già ripreso il tutto postandolo online.
Bakayoko fermato dalla polizia, Sala: Parlerò con il questore
Svariate le polemiche sollevatesi in giornata, tra cui quella di Amnesty International che, nella persona di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, ha detto a Fanpage.it che "le immagini del fermo di Bakayoko fanno pensare a una profilazione etnica". Nel pomeriggio di oggi anche il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto la sua, schivando però il commento diretto su quanto successo: "Ho visto il video ma non ho parlato con il questore quindi non saprei commentarlo e non vorrei dire cose improprie. Sentirò il questore", ha detto il primo cittadino ai giornalisti che gli hanno chiesto cosa ne pensasse dell'episodio.
La questura: È stato un malinteso
La questura, raggiunta da Fanpage.it, ha fatto sapere che "dopo un primo controllo e seguendo tutte le procedure del caso considerato che i colleghi, che hanno agito in maniera ineccepibile, erano convinti di essere intervenuti per dei colpi da arma da fuoco, appena hanno visto che si trattava di Bakayoko, hanno capito di essersi trovati di fronte a un malinteso".