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Cosa fare a Lecco per un giorno: 7 attrazioni per una giornata di relax

Alla scoperta del capoluogo lombardo dove il Manzoni trascorse la sua giovinezza e dove ambientò i “Promessi Sposi”. Sui luoghi di Renzo e Lucia, le romantiche tappe da non perdere.
A cura di Arianna Esposito
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Una forza della natura. Così si può riassumere in poche parole la città di Lecco, la cui storia è legata all'industria imprenditoriale e industriale del ferro ma anche alle numerose risorse naturali del territorio che il Manzoni, che qui abitò durante l'adolescenza, non a caso cita nei suoi "Promessi Sposi": Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, riferendosi alla posizione geografica della cittadina che si estende ad oriente del Lago di Como abbracciandone le acque. E in effetti attorniata da monti e paesaggi unici, Lecco offre uno spettacolo unico ai suoi visitatori che ne possono ammirare le ville e i palazzi, un tempo abitati dalla dinastia dei Visconti e degli Sforza, ancora oggi preziosa testimonianza storica. Ancora, visitare Lecco sarà un'occasione per conoscere le origini del suo nome che pare derivi dai Celti con la denominazione di "Lech" o per scoprire che nella città sono presenti ben 60 chiese e che qui per scopi benefici si è disputata la partita di calcio più lunga della storia: ben 36 ore! Insomma tante sono le cose da fare a Lecco, ecco qui le principali. Se conosci altre cose da vedere a Lecco, segnalacele.

Lungolago

Avvolge Lecco in un grande abbraccio, da Santo Stefano al Monumento dei Caduti. Percorrendo il Lungolago fino a Piazza Stoppani, il punto più esposto della costa di Lecco, dove tira spesso il vento, si ammirano le Alpi all'orizzonte. Uno spettacolo imperdibile al tramonto.

Campanile di San Nicolò

E' alto quanto il Big Ben di Londra, ben 96 metri. Il campanile di San Nicolò, eretto su un torrione del Cinquecento, facente parte delle mura del borgo fortificato di Lecco in epoca medievale, offre un panorama sul lago indescrivibile a parole.

Palazzo Belgioioso

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Indirizzo: Piazza Belgioioso 2, Lecco

Un palazzo di fine ‘700 che ha al suo interno ben tre musei: il museo Archeologico, di Scienze Naturali e Storico. In più se ami l'astronomia qui si trova anche il Planetario. Palazzo Belgiojoso, conserva al suo interno sul soffitto dello scalone, quattro medaglioni, risalenti alla seconda metà dell'800, raffiguranti il ritratto di personaggi dei protagonisti dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.

Ponte Azzone

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Ha quasi 700 anni ma se li porta bene. Ponte Azzone, è  il primo ponte costruito in città . Voluto da Azzone Visconti, duca di Milano, nel punto in cui il lago cessa e l'Adda ricomincia, per controllare la via di comunicazione lungo l'Adda da Milano verso la Valtellina e l'Oltralpe.

Villa Manzoni

Orari: Da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 17.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00
Indirizzo: Via Don Guanella 1, Lecco
Contatti: 0341481247

Nelle stanza dove Manzoni ha trascorso la sua infanzia e giovinezza, da queste stanze lo scrittore poteva ammirare la cornice delle montagne lecchesi e godere del dolce fluire delle acque del fiume Adda e del lago di Como. Oggi Casa Museo, la villa ospita al piano terra,  il Museo Manzonianodove si snoda un percorso espositivo che ci fa rivivere la storia dello scrittore e del suo capolavoro letterario.

Santuario Nostra Signora della Vittoria

Indirizzo: Via Trieste 2, Lecco

Nasce per ricordare i caduti in guerra. Il Santuario di Nostra Signora della Vittoria, che si trova di fronte la statua di Manzoni nell'omonima piazza, ospita al suo interno un prezioso scrigno di rara bellezza. E ogni sera, alle sette puntuali, risuonano le campane per ricordare i caduti in guerra.

Pescarenico

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Basta attraversare il Ponte Azzone e ci si ritrova in questo antico villaggio di pescatori che  conserva ancora il fascino di un tempo: i vicoli si snodano attorno alla centrale Piazza Era e lungo l'Adda si vedono le barche che colorano la riva, tutti luoghi che hanno fatto da sfondo alle vicende di Renzo, Lucia, Agnese e Don Abbondio.

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