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Cosa c’è scritto sui 6 biglietti lasciati da Luca Ruffino morto suicida

Luca Ruffino si è suicidato a Milano lo scorso sabato 5 agosto nella sua camera da letto. Gli investigatori hanno trovato 6 biglietti scritti dal presidente di Visibilia Editore prima di togliersi la vita.
A cura di Enrico Spaccini
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Ha scritto sei biglietti Luca Ruffino prima di togliersi la vita lo scorso sabato sera, 5 agosto. In questi messaggi il manager lecchese 60enne, fondatore di Sif Italia e presidente di Visibilia avrebbe chiesto perdono per il gesto che avrebbe compiuto pochi minuti più tardi, rivolgendosi ai suoi familiari, ai colleghi e ai condomini del palazzo milanese di via Spadolini in cui viveva da diverso tempo. Secondo quanto emerso, non ci sarebbe alcun riferimento alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto la società Visibilia, di cui Ruffino era anche azionista di maggioranza dallo scorso ottobre quando aveva rilevato le quote della ministra del Turismo Daniela Santanchè.

I biglietti trovati dagli investigatori

All'interno della camera da letto in cui il manager è stato trovato senza vita, gli inquirenti hanno rinvenuto in tutto sei bigliettini. In questi fogli, il 60enne avrebbe chiesto perdono per il dolore che la sua scelta avrebbe causato a figli, amici e colleghi. Inoltre, avrebbe spiegato anche di aver scelto di togliersi la vita in casa piuttosto che nel suo ufficio per non turbare colleghi e dipendenti.

Non ci sarebbero riferimenti alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Visibilia, società in cui era subentrato lo scorso ottobre rilevando le quote della fondatrice Santanchè, diventando così azionista di maggioranza. Ruffino, che era anche fondatore, presidente e amministratore delegato di Sif Italia, non risultava indagato e nemmeno oggetto di indagine.

Il corpo di Ruffino è stato trovato intorno a mezzanotte da Mirko, uno dei suoi due figli. Ad allarmarlo. era stata la compagna del manager. La donna, infatti, aveva parlato poco prima al telefono con il 60enne che le era sembrato particolarmente giù di morale.

A quel punto Mirko avrebbe provato a chiamare il padre al cellulare, senza ricevere alcuna risposta. Arrivato all'abitazione di via Spadolini, Mirko avrebbe trovato il cadavere del padre nella camera da letto e avrebbe poi chiamato i soccorsi. Ruffino si sarebbe ucciso sparandosi un colpo di pistola, arma da lui regolarmente detenuta.

Le ipotesi sulla morte di Luca Giuseppe Reale Ruffino

Stando a quanto raccolto finora dagli investigatori, la volontarietà del gesto di Ruffino pare non essere in dubbio. La Procura di Milano, però, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, cosa che permetterà di eseguire l'autopsia sul corpo del manager.

In un primo momento si è ipotizzato che Ruffino stesse soffrendo di una grave malattia di cui in pochi erano a conoscenza. Questa ricostruzione, però, non avrebbe ancora trovato alcuna conferma. Chi lo conosceva, invece, avrebbe dichiarato di aver notato come il manager fosse giù di morale nei giorni scorsi.

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