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Cosa accadrà nell’udienza di oggi sull’omicidio di Giulia Tramontano: parlerà ancora Impagnatiello

Nell’udienza di oggi lunedì 10 giugno del processo sull’omicidio di Giulia Tramontano si continuerà con l’interrogatorio dell’imputato Alessandro Impagnatiello che forse al termine delle domande potrà rilasciare delle dichiarazioni spontanee.
A cura di Giorgia Venturini
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Oggi lunedì 10 giugno si terrà un'altra udienza per Alessandro Impagniatiello, a processo con l'accusa di aver ucciso la sera del 27 maggio del 2023 la sua compagna Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza. Davanti ai giudici della Corte d'Assise l'imputato potrebbe andare avanti con il suo interrogatorio – iniziato lo scorso 27 maggio – e (forse) rilasciare qualche dichiarazione spontanea dopo aver risposto alle domande delle controparti.

Nel corso dell'udienza di oggi verranno sentiti anche i teste della difesa: ovvero lo psichiatra Raniero Rossetti e la psicologa Silvana Branciforti. E i consulenti degli avvocati della famiglia Tramontano: gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta. Questi dovrebbero essere gli ultimi consulenti chiamati dalla difesa e dalla parte civile. Nelle prossime udienze quindi si procederà con la requisitoria e l'arringa. A breve dunque si andrà verso la sentenza di primo grado per Alessandro Impagnatiello.

Cosa accadrà nell'udienze di oggi 10 giugno

Nell'udienza di oggi molto probabilmente Alessandro Impagnatiello continuerà a essere interrogato. In aula la scorsa volta aveva spiegato la sua vita parallela: quella fatta dalla relazione con la sua collega e dalla famiglia che stava costruendo con Giulia. Davanti ai giudici però aveva tenuto a precisare che "io e Giulia non ci saremmo lasciati, Giulia non sarebbe tornata dalla sua famiglia a Napoli. Lo diceva solo per mettermi paura. Il 27 mattino stavamo parlando di passeggini; c’erano momenti di rabbia, ma poi tutto si affievoliva, tant’è che appunto dopo la lite del 25 il 27 mattina parlavamo del colore del passeggino". Per poi aggiungere: "Giulia era una persona che tutto il mondo meritava. Certo, c’era lo stress di vivere due vite, una sul lavoro e una vera a casa". Il 27 maggio dello scorso anno Alessandro Impagnatiello ha ucciso Giulia con 37 coltellate, poi avrebbe tentato di bruciare il corpo due volte.

Cosa sostengono i consulenti della difesa

Secondo i consulenti della difesa Impagnatiello avrebbe ucciso la compagna perché improvvisamente era diventata la causa di tutti i suoi mali, delle sue "disgrazie di maschio". Poche ore prima l'omicidio Giulia e l'amante dell'imputato si erano incontrate facendo così cadere tutto il castello di bugie dell'uomo. Nella consulenza inoltre si legge anche che "l’esecuzione omicidiaria efferata e crudele, dominata dall’odio distruttivo del periziando nei confronti di Giulia, verso la quale Impagnatiello si sarebbe comportato, fino allo smascheramento traumatico del 27 maggio 2023 con sensibilità e attenzione amorosa". Da qui forse l'obiettivo della difesa di dimostrare che non c'era stata premeditazione nell'omicidio. La posizione della difesa verrà chiarita nel dettaglio durante l'udienza di oggi.

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