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Il corteo del 25 aprile a Milano tra contestazioni e bandiere Nato e Usa: migliaia di partecipanti

Alle 14.30 è partito il corteo da Corso Venezia che si è concluso poi in piazza Duomo: tra cori e contestazioni, sono centinaia le persone che vi hanno partecipato.
A cura di Ilaria Quattrone
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Le persone in Corso Venezia (Fonte: Fanpage.it)
Le persone in Corso Venezia (Fonte: Fanpage.it)

Si sta svolgendo oggi, lunedì 25 aprile, a Milano il tanto atteso corteo per celebrare il 77esimo anniversario della Festa della Liberazione. Dopo due anni di stop, causati dalla pandemia di Coronavirus, tornano le iniziative in presenza. Alle 14.30 è partito un corteo da Corso Venezia, angolo con via Palestro, che poi terminerà in Piazza Duomo. Durante questo evento, si sono già registrate le prime contestazioni e anche alcuni momenti di tensione con le forze dell'ordine, intervenute per tenere separati un gruppo di antagonisti dai manifestanti. All'inizio del corteo un piccolo gruppo di persone, ha infatti urlato alcuni slogan contro il Partito democratico e il segretario Enrico Letta, presente alla manifestazione: "Questa è casa nostra. La costituzione, l'antifascismo sono casa nostra", ha detto Letta rispondendo alla domanda sulle contestazioni di oggi.

Alcune bandiere issate durante il corteo (Fonte: Simone Giancristofaro Fanpage.it)
Alcune bandiere issate durante il corteo (Fonte: Simone Giancristofaro Fanpage.it)

Le contestazioni

"Letta servo della Nato" o ancora "Fuori i servizi della Nato dal Corteo" sono tra questi. O ancora "Il 25 aprile non è una ricorrenza. Fuori il Pd resistenza" e "Cacciate Draghi servo della Ue e della Nato". A queste contestazioni, il Pd ha risposto iniziando a cantare "Bella Ciao", l'inno della Resistenza partigiana. A commentare quanto accaduto, è anche il presidente dell'Anpi Nazionale Gianfranco Pagliarulo: "È un grave errore perché queste cose il 25 aprile non servono mai. Anche quando ci sono posizioni diverse bisogna evitare che su singoli fatti si perda la bussola di una posizione unitaria".

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Le bandiere apparse durante il corteo

In testa al corteo, sono poi apparse alcune bandiere americane e della Nato issate da alcune associazioni di orientamento atlantista: "Inopportune", le ha definite il presidente dell'Anpi nazionale. Accanto a loro, la Brigata ebraica con le bandiere di Israele che è stata – come il Pd – contestata. Presente anche la comunità ucraina con le bandiere ucraine e con alcuni striscioni contro Vladimir Putin, il presidente russo che ha dato inizio al conflitto con l'Ucraina. In fondo al corteo, c'è poi "Milano contro la guerra" che raggruppa alcune associazioni che sono contrarie all'invio di armi in Ucraina. In testa al corteo poi c'è . Infine sono presenti anche i centri sociali, anche loro con dei cartelli contrari alla guerra e alla Nato, e con le bandiere palestinesi: ‘Dallo Yemen alla Palestina sionisti terroristi e Nato assassina' , ‘Fuori la Nato dall'Italia, fuori la Nato dall'Ucraina" sono alcuni esempi. Tra i presenti anche qualche volto "conosciuto" durante le proteste dei no vax e dei no green pass che negli scorsi mesi hanno affollato le vie della città.

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Le deviazioni previste per il corteo

Il Corteo è partito da Corso Venezia, angolo con via Palestro, alle ore 14.30. Si concluderà poi in Piazza Duomo dove è stato allestito un palco sul quale parleranno diverse personalità di spicco. In totale sono attese almeno cinquantamila persone. Dal punto di vista del traffico, durante il corteo, sono interdette piazza San Babila, corso Matteotti, piazza Meda, via Case Rotte, piazza Scala, via Santa Margherita e via Mengoni. Per quanto riguarda invece la metropolitana, sia i treni della linea rossa M1 e quelli della linea gialla M3, stanno saltando sia le stazioni di Duomo e San Babila. Anche le linee di superficie 1,5,9,33, 61 e 94 potrebbero essere deviate o rallentate.

In campo diversi agenti della polizia e militari

Per evitare che le contestazioni sfocino in tensioni, sono stati schierati diversi agenti della polizia e i carabinieri.  In questi minuti infatti sono già centinaia le persone arrivate in Corso Venezia. Sul palco in piazza Duomo, parleranno il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente dell'Anpi Nazionale e il presidente milanese Roberto Cenati, il presidente dell’Aned Dario Venegoni e il segretario della Cgil Maurizio Landini. Presenti anche due cittadine ucraine Tetyana Bandelyuk e la consigliera comunale di Bucha e profuga Iryna Yarmolenko.

La cittadina di Bucha Yarmolenko: Sono partigiana con le mie armi, il discorso

Proprio la Yarmolenko ha preso parola sul palco di piazza Duomo dicendo di essere "partigiana, qui con le mie armi, il discorso". La consigliera comunale di Bucha ha aggiunto: "La mia città e Irpin sono state distrutte per il 76 per cento e chiediamo aiuto. Tutti siamo per la pace. Stare con me per l'Ucraina e con l'Ucraina".

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