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Corruzione e sistemi informatici violati per aggiudicarsi appalti da 12 milioni di euro: quattro arresti

La Guardia di Finanza di Brescia che ha eseguito quattro misure cautelari nei confronti di altrettante persone: facevano parte di un sodalizio che attraverso la corruzione è riuscita ad aggiudicarsi gare d’appalto per 12 milioni di euro.
A cura di Giorgia Venturini
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Un vero e proprio sodalizio criminale finalizzato alla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, alla turbata libertà degli incanti, fino ad arrivare all’accesso abusivo ad un sistema informatico e all’omessa presentazione delle dichiarazioni. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Brescia che ha eseguito quattro misure cautelari personali, di cui tre di custodia in carcere e una agli arresti ai domiciliari, e un sequestro di circa 450mila euro al termine di sette perquisizioni nella province di Brescia, Milano, Bergamo, Novara e Chieti.

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, con la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e di due unità cinofile "cash dog", hanno svelato un'organizzazione ben strutturata e collaudata tra gli indagati i quali, in maniera consapevole, "avrebbero fatto parte di un duraturo sodalizio criminale dedito alla commissione d’innumerevoli delitti, ben oltre un semplice accordo criminoso per commettere uno o più reati", come spiegano le Fiamme Gialle in una nota stampa. Ma come agiva l'organizzazione criminale?

L'organizzazione criminale, dietro a una società bergamasca si è aggiudicata varie gare d'appalto per oltre 12 milioni di euro bandite da un'importante società partecipata dallo Stato. "A fronte di prestazioni illecite – continua a spiegare le Fiamme Gialle – il dipendente infedele della partecipata avrebbe ricevuto, nel corso di diversi incontri avuti con il corruttore, nelle immediate vicinanze di un casello autostradale, oltre 70 mila euro in contanti, il tutto documentato con riprese video effettuate dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia".

Per aggiudicarsi le gare d'appalto i criminali entravano abusivamente nei sistemi informatici visualizzando così le offerte trasmesse dalle imprese partecipanti ad alcune gare d'appalto: così la "loro" società vinceva gli appalti. I Finanzieri hanno, inoltre, accertato compensazioni di crediti falsi per un importo complessivo pari a € 3.861.462,40 e l’omessa dichiarazione, da parte di due società, riconducibili agli indagati, di circa 400mila euro di I.V.A. dovuta.

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