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Corruzione a Seregno, torna in libertà ex comandante della polizia stradale: revocati i domiciliari

Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato i domiciliari a Gabriele Fersini, l’ex comandante della polizia stradale di Seregno, paese in provincia di Monza e Brianza, indagato per corruzione. Per i giudici, “mancano gravi indizi di colpevolezza”. Secondo l’accusa, invece, avrebbe favorito quattro imprenditori edili, riducendo per loro il rischio di sanzioni amministrative, in cambio di denaro sotto forma di sponsorizzazioni per la carriera sportiva del figlio.
A cura di Giorgia Venturini
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"Mancanza di gravi indizi". Con questo motivo il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato i domiciliari a Gabriele Fersini, l'ex comandante della polizia stradale di Seregno, paese in provincia di Monza e Brianza, indagato per corruzione. Lo scorso 16 dicembre infatti l'ex comandante era stato destinatario, insieme ad altre sette persone, di una misura cautelare emessa dal Tribunale di Monza.

Stando a quanto sostenuto dagli inquirenti, il sostituto procuratore Salvatore Bellomo e la dottoressa Michela Versini, Fersini avrebbe favorito quattro imprenditori edili, attivi nel movimento rifiuti, riducendo per loro il rischio di sanzioni amministrative. In cambio, avrebbe ricevuto del denaro sotto forma di sponsorizzazioni per la carriera sportiva del figlio, impegnato nel mondo dei motori: le sponsorizzazioni, secondo i magistrati, ammonterebbero tra i 3 e i 4mila euro. Tutte accuse contestate dai difensori di Fersini: per i legali gli imprenditori sarebbero stati ugualmente multati e non ci sarebbe stato alcun passaggio di soldi in contanti.

Sotto indagine altri due ex agenti di Polstrada

Tra gli indagati altri due ex agenti della Polstrada, sempre di Seregno: questi avrebbero collaborato con un avvocato di Milano, mettendolo in contatto con soggetti intenzionati a presentare ricorso contro sanzioni firmate dagli stessi agenti: i clienti erano stati multati perché beccati alla guida ubriachi o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Per ora il Riesame ha fatto ritornare in libertà anche gli imprenditori coinvolti nell'indagine. Mentre si dovrà attendere, come sostiene il giornale locale "Il Cittadino di Monza e Brianza", un mese la motivazione della decisione del Riesame.

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