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Corrado Paroli è accusato di omicidio volontario: avrebbe ucciso la madre prima di tentare il suicidio

A Corrado Paroli è stato notificato un decreto di fermo per omicidio volontario, aggravato dal vincolo di parentela: avrebbe ucciso la madre prima di tentare il suicidio.
A cura di Giorgia Venturini
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Sarebbe in stato di fermo Corrado Paroli, il 48enne in ospedale dopo che lunedì scorso è stato trovato a terra incosciente e in gravissime condizioni accanto al corpo della madre di 73 anni Margherita Colombo.

L'accusa è di omicidio: dopo alcuni giorni di indagini e al termine dell'autopsia eseguita sul cadavere per gli inquirenti ci sono pochi dubbi sul fatto che la donna sia stata uccisa. Ecco quindi che nei confronti del figlio, ancora ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Lecco, è stato notificato un decreto di fermo per omicidio volontario, aggravato dal vincolo di parentela. Dovrebbe essere comunque fuori pericolo.

L'ipotesi dell'omicidio-suicidio

Intanto si procede con tutti gli ulteriori accertamenti. La prima ipotesi però resta quella dell'omicidio-suicidio. Dai una prima ricostruzione dei fatti, l'omicidio potrebbe essere stato realizzato con un overdose di farmaci, gli stessi che hanno ridotto in fin di vita il 48enne ora ancora ricoverato in Rianimazione. I soccorritori hanno trovato la donna seduta su una poltrona con diversi tagli e ferite sul corpo.

Ad accorgersi di quello che stava accadendo è stata l'ex moglie una volta entrata in casa: ha subito chiamato i carabinieri. La donna era corsa in casa dopo aver ricevuto messaggi disperati da parte del 48enne. I militari una volta in casa hanno trovato l'uomo ancora vivo, mentre la madre era morta.

Chi è il 48enne Corrado Paroli

Corrado Paroli è conosciuto per essere stato il genero di Stefano Galli, consigliere regionale ed ex capogruppo leghista scomparso nel 2021 a 63 anni. Entrambi erano stati travolti nello scandalo della "Rimborsopoli” lombarda che travolse anche la consigliera di Forza Italia Nicole Minetti e il "Trota" Renzo Bossi, figlio del Senatùr Umberto.

I due, suocero e genero, nel 2019 furono entrambi accusati di truffa e peculato per essersi fatti rimborsare illegalmente con soldi pubblici le spese più varie: il politico fu condannato a 4 anni e 8 mesi, e il genero a 2 anni e 6 mesi.

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