Coronvirus, Fontana su possibili chiusure: “Servono indennizzi per imprese e lavoratori”
"Attendiamo di leggere la bozza del Dpcm. La bozza per ora non ci è stata ancora consegnata. Le misure ipotizzate dal Governo, secondo quanto anticipatoci soltanto a voce, dal presidente Conte e dai ministri Speranza e Boccia, non possono essere applicate senza che l'esecutivo preveda una copertura economica per tutte quelle attività che, penalizzate dal nuovo pacchetto di limitazioni, rischierebbero di chiudere per sempre". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della riunione che si è tenuta oggi tra Governo e Regioni.
Fontana dopo incontro con il Governo: Non abbandonare imprenditori e lavoratori
Senza adeguati aiuti economici, ha aggiunto il governatore, "questi comparti produttivi e i lavoratori degli stessi si troverebbero in ginocchio" e "abbandonare a se stessi questi imprenditori e lavoratori sarebbe inaccettabile". Fontana ha chiesto quindi "un'azione del Governo che preveda concrete coperture economiche per chi, di fatto, sarà costretto a bloccare la propria attività".
In vista interventi per contenere i contagi
Nelle ultime ore la necessità di prendere iniziative per bloccare la diffusione del virus, a livello locale o nazionale, è apparsa evidente dopo l'aumento del numero di contagi in tutte le Regioni. Intervistato da Fanpage.it, il direttore sanitario dell'Ats di Milano, Vittorio Demicheli, ha chiesto soluzioni rapide. "È indispensabile evitare assembramenti per proteggere i soggetti più fragili. Ora siamo ancora lontani da situazioni di crisi degli ospedali – ha spiegato -, ma sul medio termine il rischio di mandare in sofferenza i servizi di ricovero c’è”.
Il governatore lombardo: Serve confronto costante tra Regioni e Roma
In vista delle prossime settimane il governatore lombardo ha chiesto quindi al Governo di "mettere a punto, fin da ora, un metodo di lavoro che preveda, anche sulla base di eventuali nuovi scenari, un confronto che sia il più diretto e costante possibile tra gli organi sanitari e scientifici del Governo e quelli delle Regioni. Questo, anche e soprattutto, nel caso si verifichi la necessità di porre in essere provvedimenti restrittivi da parte delle singole Regioni".