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Covid 19

Coronavirus, Varese supera i 600 ricoveri e 40 in terapia intensiva: “Un’emergenza senza precedenti”

Oltre 600 pazienti Covid ricoverati negli ospedali della provincia, con 40 persone in terapia intensiva. Più di 1.100 nuovi casi di Coronavirus al giorno. I numeri dell’emergenza a Varese continuano ad allarmare. La Asst invita i cittadini alla massima prudenza: “Siamo di fronte di un’emergenza senza precedenti”.
A cura di Simone Gorla
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Numeri impietosi che continuano a salire. La provincia di Varese continua a essere uno dei territori più colpiti dalla seconda ondata della pandemia di Coronavirus in Italia. Lo confermano il dato sui nuovi contagi quotidiani (più 1.160 positivi stando al bollettino di ieri) e quello sui ricoveri per Covid nei sette ospedali del Varesotto.

Varese, oltre 600 pazienti Covid negli ospedali

"Oggi abbiamo superato i 600 pazienti Covid ricoverati nelle nostre strutture – ha comunicato la Asst Sette Laghi -. Sono tanti. Ma abbiamo ancora dei margini che ci permetteranno di continuare a dare una risposta assistenziale adeguata a tutti coloro che ne avranno bisogno anche nei prossimi giorni". Al momento risultano occupati praticamente tutti i 40 posti di terapia intensiva convertiti, ma non gli altri 18 letti allestiti da ieri in un blocco operatorio all'ospedale di Circolo di Varese.

Emergenza senza precedenti, tutti stanno dando il massimo

L'invito dell'azienda sanitaria è a rispettare le regole e non farsi prendere dal panico. "C'è ordine, professionalità e un grande senso di responsabilità: 5mila persone – sottolinea la Asst in un messaggio su Facebook – stanno dando il massimo per portare avanti la nostra missione a fronte di un'emergenza senza precedenti". L'appello a tutti i cittadini è alla massima attenzione: "Noi andiamo avanti. Voi stateci vicino e rispettate le regole. Pieghiamo questa curva!".

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Fanpage.it ha visitato l'ospedale di Circolo di Varese e raccolto le voci del reparto specializzato, l’Hub Covid, che è pieno da metà ottobre. Anna Iadini, coordinatrice aziendale per l’emergenza, spiegava: "Servirebbero decine di infermieri". La seconda ondata ha colto impreparato un territorio che in primavera se l'era cavata con pochi contagi. “Per mesi abbiamo vissuto come se il virus fosse un lontanissimo ricordo”, è la riflessione del sindaco Davide Galimberti, “ora i dati fanno paura”.

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