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Coronavirus, Pesenti (Policlinico Milano): “Crescita ricoveri rallenta, ma problema è trovare letti”

“Abbiamo difficoltà a reperire letti in rianimazione”. Lo ha detto Antonio Pesenti, direttore del dipartimento delle Rianimazioni del Policlinico di Milano e coordinatore terapie intensive nell’unità di crisi della Regione Lombardia. L’aumento dei ricoveri ha rallentato negli ultimi giorni, ma resta difficile la situazione delle terapie intensive dove i letti ci sarebbero, ma vengono attivati troppo lentamente. “Bisogna fare in fretta”.
A cura di Simone Gorla
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I ricoveri di pazienti con Coronavirus negli ospedali di Milano e della Lombardia stanno crescendo a ritmo più lento negli ultimi giorni, ma "abbiamo difficoltà a reperire letti in rianimazione". Lo ha detto Antonio Pesenti, direttore del dipartimento delle Rianimazioni del Policlinico di Milano e coordinatore terapie intensive nell'unità di crisi della Regione Lombardia.

Pesenti: Aumento dei ricoverati meno rapido

"La velocità dell'attacco è un po' meno sconvolgente", ha spiegato in un'intervista al Corriere della Sera. "La crescita dei ricoveri è più lineare, meno esponenziale di prima", ha sottolineato rilevando che i numeri hanno rallentato. Se fino qualche giorno fa si osservava un raddoppio dei ricoverati ogni settimana, o anche meno, ora "raddoppia più lentamente, ma il lavoro è sempre talmente tanto che non c'è tempo di star dietro alle statistiche".

L'ipotesi di lockdown di Milano

Resta sul tavolo l'ipotesi di lockdown di Milano. "Di certo è la misura più brutale e più semplice perché è la più diretta e trasversale. L'inversione del trend dell'Rt milanese degli ultimi giorni dimostra che chiudere aiuta e può dare frutti", rileva Pesenti. Sabato 31 ottobre nel bollettino regionale sono stati segnalati 8.919 nuovi contagi di Coronavirus e 73 morti.

Letti in terapia intensiva da attivare: "Bisogna fare in fretta"

Il problema principale è ora la necessità di attivare i letti in terapia intensiva. Rispetto a marzo "stavolta ci sarebbero" ma vengono attivati troppo lentamente. "Si aprono dieci letti alla volta, ma ne servono di più. Oggi abbiamo occupato meno di un quarto della possibilità delle terapie intensive. Dicono che hanno sbloccato letti, ma sembra che questa volontà in molti casi resti nella penna. Bisogna fare in fretta".

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