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Coronavirus, ospedale Monza chiede aiuto a protezione civile: “Mancano letti, medici e infermieri”

L’ospedale di Monza, travolto dalla seconda ondata di Coronavirus, è in difficoltà per la carenza di letti disponibili, ma anche di personale, dopo che decine di medici e infermieri si sono contagiati. Per questo è stata inviata al ministero della Salute e alla Protezione civile “formale richiesta” per sostenere la struttura. In Brianza i ricoverati per Covid sono quasi 500. Il sindaco del capoluogo aumenta i controlli e ipotizza di chiudere alcune aree della città.
A cura di Simone Gorla
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L'ospedale di Monza non ha più letti per accogliere i pazienti che arrivano al pronto soccorso in condizioni serie positivi al Coronavirus. Mentre il bilancio di medici e infermieri contagiati è peggiorato ancora, tanto da rendere difficile la gestione dell'attività. Per questo "è stata inviata da Regione al Ministero e alla Protezione civile la richiesta di rafforzamento predisposta dalla Direzione".

Quasi cinquecento ricoveri: il bollettino di Monza

È un bollettino "di guerra" quello diffuso venerdì sera dalla Asst di Monza. Negli ospedali della Brianza, oggi uno dei territori più colpiti dalla seconda ondata di Coronavirus, i numeri continuano a crescere. Sono 485 i pazienti complessivi: 370 presso il San Gerardo di Monza di cui 35 in terapia intensiva; 115 presso l’ospedale di Desio di cui 11 in terapia intensiva.

Pazienti in pronto soccorso, mancano i posti letto

"Diminuisce l’accesso di pazienti meno gravi all’ospedale San Gerardo di Monza e all’ospedale di Desio anche grazie al triage Areu dell’autodromo di Monza ma aumenta la pressione dei ricoverati più gravi Covid positivi in Pronto Soccorso; ad oggi stazionano pazienti in Pronto Soccorso che non trovano ricovero per mancanza di posti letto".

Personale positivo al Covid: chiesto l'intervento di Protezione civile e Ministero

L'azienda sanitaria avverta poi che "permane alta la carenza di personale assente per positività" che "non è compensata dalle rilevanti assunzioni effettuate dalla direzione (60 in più delle cessazioni programmate e
111 per personale straordinario per fronteggiare l’emergenza Covid). Per questo "è stata inviata da Regione al Ministero e alla Protezione civile la richiesta di rafforzamento" del personale.

Sindaco: controlli rafforzati, valutiamo chiusure

Intanto il sindaco di Monza, Dario Allevi, sta valutando di imporre ulteriori misure restrittive per cercare di contenere il contagio in città. "Nella riunione di oggi presieduta dal Prefetto abbiamo valutato la possibilità eventuale di chiudere alcune zone di Monza, come già hanno fatto altri capoluoghi, per evitare assembramenti", ha spiegato in un post su Facebook. "Da parte mia preferirei lasciare aperti il Parco, i giardini e le piazze della nostra città e non inasprire ulteriormente le restrizioni. Ma voi dovete aiutarmi", ha aggiunto il primo cittadino. "Nel contempo vi confermo che abbiamo rafforzato i controlli da parte delle forze dell'ordine perché è giusto che chi non rispetta le regole, anche a scapito degli altri, venga ripreso".

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