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Covid 19

Fontana: “Oggi 5.000 positivi e 350 ricoverati in Lombardia, 170 in terapia intensiva”

Sono 5.000 i nuovi contagi segnalati in Lombardia nelle ultime 24 ore che segnano un nuovo record di positività registrate in appena un giorno dallo scoppio della pandemia di Coronavirus. Di questi, oltre 1.000 riguardano la sola provincia di Milano. Lo ha detto il governatore Fontana anticipando i dati all’indomani dell’avvio del coprifuoco dalle 23 alle 5 che resterà in vigore per le prossime tre settimane.
A cura di Simone Gorla
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"Purtroppo la linea del contagio è in crescita e ci sono cinquemila positivi in più rispetto a ieri e 350 ricoverati in intensiva e no". Sono i nuovi dati sul contagio da Covid-19 diffusi dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana, in un punto stampa. Il governatore ha aggiunto che in tutto in terapia intensiva ci sono 170 pazienti ricoverati per Coronavirus. "Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta – ha avvertito – a Milano ci sono circa mille nuovi casi."

Scatta il coprifuoco in Lombardia: online il modulo di autocertificazione

A partire da ieri, giovedì 22 ottobre, poi, in Lombardia è entrato in vigore il coprifuoco dalle 23 alle 5 sino al 13 novembre prossimo. Tutti i cittadini saranno tenuti a restare a casa nelle sei ore notturne a meno di comprovate esigenze d'uscita, quali motivi di salute, di lavoro o necessità motivate nell'autocertificazione pubblicata dal sito del Viminale e scaricabile qui. Come comunicato dalla Regione, però, i divieti saranno elastici. Ciò significa che tutti i locali e i ristoranti potranno chiudere alle 23, senza dover anticipare per favorire il rientro a casa dei clienti. Questi, infatti, dal momento della chiusura avranno diritto a rincasare senza venire sanzionati dalle forze dell'ordine in caso di controllo.

Galli: Stiamo per avere la battaglia di Milano

"A marzo temevo moltissimo la ‘battaglia di Milano', ora stiamo per averla", dice il direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano Massimo Galli durante il suo intervento ad Agorà su Rai 3. Il professore si rifà alla paura provata durante la prima ondata del contagio che investì solamente in parte il capoluogo di regione lombardo che ad oggi, invece, risulta essere la città più colpita dai nuovi contagi. Secondo Galli il rischio principale "deriva in parte dal fatto che Milano ha molta più gente suscettibile a infettarsi, essendo inoltre una città metropolitana in cui le persone si sono mosse in maniera intensiva d'estate, e poi c'e' stata la ripresa di numerose attività".

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