Coronavirus Lombardia, bollettino di mercoledì 4 novembre: 7.758 contagi e 96 morti in un giorno
Il bollettino di mercoledì 4 novembre, con i dati relativi all'emergenza Coronavirus in Lombardia. Secondo quanto riportato dalla Regione, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 7.758 nuovi contagi da Covid-19 su 43.716 tamponi effettuati. Ieri il dato era di 6.804 positivi su oltre 32.337 tamponi. Ancora molti i decessi: da ieri sono stati registrati 96 morti (ieri erano 117). Da febbraio, stando ai dati ufficiali, sono 17.848 i cittadini deceduti ufficialmente per Covid-19 nella sola Lombardia. In totale nella regione sono stati effettuati 3.084.414 tamponi da inizio pandemia.
I nuovi pazienti ricoverati e in terapia intensiva
Continua a crescere il numero dei pazienti ricoverati in ospedale e in terapia intensiva. Con l'aumentare dei contagi aumentano infatti cresce anche la pressione sugli ospedali della rete regionale. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri in ospedale è salito di 278 unità, portando il totale a 5.018 (ieri erano 4.740), mentre 32 sono i nuovi pazienti assistiti in terapia intensiva, che raggiungono dunque la cifra di 507 unità. Cresce per fortuna in maniera considerevole anche il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 101.610: sono 1.495 le persone che sono riuscite a superare la malattia nelle ultime 24 ore.
I dati delle province lombarde
Per quanto riguarda le province lombarde, nello specifico sono 3613 i nuovi contagi di Coronavirus registrati in provincia di Milano. Dato molto elevato anche a Varese, dove sono 607 i nuovi positivi. Sono 898 i nuovi positivi nella provincia di Monza e Brianza, 587 in provincia di Brescia, 457 in quella di Como e 314 a Pavia. La provincia di Bergamo ha registrato 240 nuovi contagi, mentre sono 230 quelli a Lecco, 129 nella provincia di Lodi, 152 in quella di Cremona, 135 nella provincia di Sondrio e 188 a Mantova.
Firmato il Dpcm, Lombardia diventa zona rossa: scatta il lockdown
La Lombardia torna in lockdown. A stabilirlo è l'ultimo Dpcm del Governo Conte, firmato in nottata, che contrassegna la regione governata da Fontana quale una delle zone rosse d'Italia. Con le nuove restrizioni, sarà vietato uscire di casa se non per motivi di salute o di lavoro oltre che lasciare la regione o entrarci. Chiuderanno bar, ristoranti e centri estetici ma resteranno aperti parrucchieri. La didattica a distanza riguarderà tutte le classi a partire dalla seconda media. Dura la presa di posizione della Regione che asserisce che la decisione sia basata "su dati vecchi due settimane". Di diverso avviso il sindaco di Milano Beppe Sala che sottolinea come "le misure sono severe ma le rispetteremo".