Coronavirus Lombardia, bollettino di sabato 31 ottobre: 8919 contagi e 73 morti in un giorno
Il bollettino di sabato 31 ottobre, con i dati relativi all'emergenza Coronavirus in Lombardia. Secondo quanto riportato dalla Regione, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati ulteriori 8.919 nuovi contagi da Covid-19 su 46.781 tamponi effettuati. Ieri il dato era di 8.960 positivi su oltre 46.892 tamponi, con una percentuale del 19,1 per cento. Aumentano purtroppo i decessi: da ieri sono stati registrati 73 morti (ieri erano 48). Da febbraio, stando ai dati ufficiali, sono 17.535 i cittadini deceduti ufficialmente per Covid-19 nella sola Lombardia. In totale nella regione sono stati effettuati 2.944.616 tamponi da inizio pandemia.
I nuovi pazienti ricoverati e in terapia intensiva
Continua a crescere il numero dei pazienti ricoverati in ospedale e in terapia intensiva. Con l'aumentare dei contagi aumentano infatti cresce anche la pressione sugli ospedali della rete regionale. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri in ospedale è salito di 335 unità, portando il totale a oltre quattromila, per la precisione 4.033 (ieri erano 3.698), mentre altri 22 sono i nuovi pazienti assistiti in terapia intensiva, che raggiungono dunque la cifra di 392 unità. Cresce per fortuna in maniera considerevole anche il numero dei guariti, ora arrivato a 96.198: sono 2.064 le persone che sono riuscite a superare la malattia.
Rischio lockdown a Milano da lunedì
I contagi giornalieri in Lombardia continuano a preoccupare, avvicinandosi ai novemila: per lunedì 2 novembre è attesa una eventuale decisione su un possibile lockdown per la città di Milano. Si terrà infatti nel pomeriggio di lunedì un incontro tra il governatore Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala oltre ai sindaci degli altri capoluoghi di provincia. L'ipotesi è quella di una chiusura dell'area metropolitana di Milano così come potrebbe accadere per altre province lombarde, anche se al momento da Roma non vi sono conferme: "Il Governo deve avere un ruolo importante in tutto ciò, non voglio scaricare le responsabilità, ma il punto fondamentale è che si può chiudere ma prima di chiudere bisogna dire a chi starà chiuso come verrà aiutato", ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.