Coronavirus Lombardia, bollettino venerdì 30 ottobre: 8960 contagi e 48 morti, record casi e tamponi
Il bollettino di venerdì 30 ottobre, con i dati relativi all'emergenza Coronavirus in Lombardia. Secondo quanto riportato dalla Regione, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati ulteriori 8.960 nuovi contagi da Covid-19 su 46.892 tamponi effettuati per una percentuale pari al 19,1 per cento. Ieri il dato era di 7.339 positivi su oltre 42mila tamponi. Per quanto riguarda i decessi, da ieri sono stati registrati 48 morti (ieri erano 57). Da febbraio, stando ai dati ufficiali, sono 17.462 i cittadini deceduti ufficialmente per Covid-19 nella sola Lombardia. In totale nella regione sono stati effettuati 2.897.835 tamponi da inizio pandemia.
I nuovi pazienti ricoverati e in terapia intensiva
Continua a crescere il numero dei pazienti ricoverati in ospedale e in terapia intensiva. Con l'aumentare dei contagi aumentano infatti cresce anche la pressione sugli ospedali della rete regionale. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri in ospedale è salito di 343 unità, portando il totale a 3698 (ieri erano 3.355), mentre altri 25 sono i nuovi pazienti assistiti in terapia intensiva, che raggiungono dunque la cifra di 370 unità. Cresce anche il numero dei guariti, ora arrivato a 94.134 (più 1.567).
I dati delle province lombarde
Per quanto riguarda le province lombarde, nello specifico sono 3.979 i nuovi contagi di Coronavirus registrati in provincia di Milano, di cui 1.607 in città. Dato molto elevato anche a Varese, dove sono 804 i positivi. Sono 988 i nuovi positivi nella provincia di Monza e Brianza, 460 in provincia di Brescia, 890 in quella di Como e 403 a Pavia. La provincia di Bergamo ha registrato 349 nuovi contagi, mentre sono 220 quelli a Lecco, 133 nella provincia di Lodi, 175 in quella di Cremona, 98 nella provincia di Sondrio e 147 a Mantova.
L'ipotesi di lockdown a Milano
Si continua intanto a discutere la possibilità di imporre un lockdown a Milano per contenere la diffusione del virus. "Il Governo deve avere un ruolo importante in tutto ciò, non voglio scaricare le responsabilità, ma il punto fondamentale è che si può chiudere ma prima di chiudere bisogna dire a chi starà chiuso come verrà aiutato", ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Lunedì pomeriggio previsto un incontro tra Fontana e i sindaci dei capoluoghi di provincia.