Coronavirus Lombardia, bollettino di mercoledì 25 novembre: 5.173 casi e 155 morti
Il bollettino di mercoledì 25 novembre con i dati relativi all'emergenza Coronavirus in Lombardia. Secondo quanto riportato dalla Regione, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 5.173 nuovi contagi da Covid-19 su 42.063 tamponi effettuati. Ieri il dato era di 4.886 positivi su 31.033 tamponi. Diminuiscono i decessi: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 155 morti (ieri erano 186). Da febbraio, stando ai dati ufficiali, sono 21.005 i cittadini deceduti per Covid-19 nella sola Lombardia. In totale nella regione sono stati effettuati 3.904.809 tamponi da inizio pandemia.
I dati su ricoveri e terapie intensive
Aumenta il numero dei pazienti ricoverati in ospedale, ma calano quelli in terapia intensiva. Sono i primi segnali di allentamento della pressione negli ospedali. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri in ospedale è sceso di 246 unità, portando il totale a 8.114 (ieri erano 8.360), ma è aumentato il numero dei pazienti assistiti in terapia intensiva (più 10 nelle ultime 24 ore) che raggiungono dunque la cifra di 942 unità. Cresce in maniera considerevole anche il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 227.924: sono 15.749 le persone che sono riuscite a superare la malattia nelle ultime 24 ore.
I dati delle province lombarde
Per quanto riguarda le province lombarde, sono 2.261 i nuovi contagi di Coronavirus registrati in provincia di Milano, di cui 517 in città. Sono 369 i nuovi positivi nella provincia di Monza e Brianza, 463 in quella di Varese, 391 in provincia di Brescia, 376 in quella di Como e 307 Pavia. La provincia di Bergamo ha registrato 153 nuovi contagi, mentre sono 149 quelli a Lecco, 125 nella provincia di Lodi, 119 in quella di Cremona, 177 nella provincia di Sondrio e infine 139 a Mantova.
L'annuncio di Gallera: Nessun positivo andrà in Rsa
Nessun positivo al Covid, pauci o asintomatico, finirà nelle Rsa. L0 ha annunciato l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, ricordando che "il Coronavirus si accanisce particolarmente nei confronti delle persone più fragili". Quindi, ha aggiunto Gallera, "da mesi lavoriamo per mettere in campo una pluralità di azioni che cerchino di preservare il più possibile le Rsa e le Rsd così che luoghi possano operare in sicurezza nella grave difficoltà che stanno vivendo. Da mesi stiamo lavorando con confronti continui ed approfonditi".