Coronavirus Lombardia, bollettino domenica 18 ottobre: 2.975 contagi e 21 morti, 110 in Rianimazione
Sono stati resi noti i dati del bollettino di oggi, domenica 18 ottobre, relativi all'emergenza da Coronavirus in Lombardia. Secondo quanto riportato, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 2.975 nuovi contagi da Covid-19 su 30.981 tamponi effettuati. Ieri il dato era di 2664 positivi su poco più di 29mila tamponi, per una percentuale del 9,1 per cento, molto più alta rispetto ai giorni scorsi. Per quanto riguarda i decessi, da ieri sono stati registrati 21 morti (ieri erano 13). Da febbraio, stando ai dati ufficiali, sono 17.078 i cittadini deceduti ufficialmente per Covid-19 nella sola Lombardia. In totale nella regione sono stati effettuati 2.502.284 tamponi da inizio pandemia.
I dati del bollettino della Lombardia
Il dato che preoccupa di più, oltre a quello sui decessi, è quello relativo alle ospedalizzazioni. Con l'aumentare dei contagi aumentano infatti anche i ricoveri in ospedale di pazienti che necessitano cure più approfondite. In un giorno il numero dei degenti è salito complessivamente di 122 unità, portando il totale a 1.065 (ieri erano 943). Crescono i ricoverati in terapia intensiva: da ieri sono aumentati di 14 unità i nuovi pazienti che hanno bisogno della ventilazione assistita per respirare meglio, per un totale di 110. Cresce anche il numero dei guariti, ora arrivato a 84.720 (più 1.285).
I contagi provincia per provincia
Come avviene ormai da diverso tempo è Milano la provincia più colpita con 1.463 contagi, dei quali 727 solo a Milano città. Nella provincia di Bergamo sono stati segnalati 89 nuovi casi positivi, mentre in quella di Brescia sono 93. Nella provincia di Como si registrano 154 nuove positività, mentre in quella di Cremona sono 46. Oltre trecento (353) i casi positivi nella provincia di Monza e Brianza, 62 nel Lodigiano, 60 nel Lecchese e 24 nel Mantovano. Sono stati 132 i nuovi contagi nella provincia di Pavia mentre un altro boom c'è stato a Varese: sono 354 i nuovi casi positivi. Solo 23 casi invece in provincia di Sondrio.
Si attende il nuovo Dpcm con le ulteriori misure
La giornata odierna è stata la prima dopo le restrizioni contenute nell'ordinanza (n.620) firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha imposto in alcuni casi delle norme ancora più severe rispetto a quelle contenute nel Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) dello scorso 13 ottobre. Ma tutta l'attenzione è rivolta al nuovo Dpcm che potrebbe essere firmato già in serata dal presidente Conte e che potrebbe contenere un'ulteriore stretta ad alcuni aspetti della vita sociale, soprattutto per quanto riguarda lo smart working, la didattica a distanza nella scuola e gli orari di chiusura di bar, ristoranti e locali. In ogni caso, come spiegano tutti gli esperti, per vedere gli effetti di questi provvedimenti si dovrà attendere almeno 10-15 giorni. Fino ad allora, purtroppo, tutto lascia ipotizzare che i numeri relativi a contagi e ospedalizzazioni crescerà ulteriormente.