Coronavirus Lombardia, bollettino giovedì 12 novembre: 9291 contagi e 187 morti, più di 8000 guariti
Il bollettino di giovedì 12 novembre con i dati relativi all'emergenza Coronavirus in Lombardia. Secondo quanto riportato dalla Regione, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 9.291 nuovi contagi da Covid-19 su 42.933 tamponi effettuati. Ieri il dato era di 8.180 positivi su 52.712 tamponi. Ancora molti i decessi: da ieri sono stati registrati 187 morti (ieri erano 152). Da febbraio, stando ai dati ufficiali, sono 18.910 i cittadini deceduti ufficialmente per Covid-19 nella sola Lombardia. In totale nella regione sono stati effettuati 3.420.606 tamponi da inizio pandemia.
I nuovi pazienti ricoverati e in terapia intensiva
Continua a crescere il numero dei pazienti ricoverati in ospedale e in terapia intensiva. Con l'aumentare dei contagi aumentano infatti cresce anche la pressione sugli ospedali della rete regionale. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri in ospedale è salito di 140 unità, portando il totale a 7.047 (ieri erano 6.907), mentre 18 sono i nuovi pazienti assistiti in terapia intensiva, che raggiungono dunque la cifra di 782 unità. Cresce per fortuna in maniera considerevole anche il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 132.254: sono 8.229 le persone che sono riuscite a superare la malattia nelle ultime 24 ore.
I dati delle province lombarde
Per quanto riguarda le province lombarde, nello specifico sono 4.066 i nuovi contagi di Coronavirus registrati in provincia di Milano. Sono 1.028 i nuovi positivi nella provincia di Monza e Brianza, 1.160 in quella di Varese, 621 in provincia di Brescia, 762 in quella di Como e 410 a Pavia. La provincia di Bergamo ha registrato 172 nuovi contagi, mentre sono 189 quelli a Lecco, 69 nella provincia di Lodi, 255 in quella di Cremona, 153 nella provincia di Sondrio e infine 211 a Mantova.
Il sindaco Gori a Fanpage.it: Bergamo zona arancione? Chiesto confronto con Ministero Salute
"L'impressione che abbiamo dalla lettura, che però forse è superficiale, dei ricoveri e dei decessi, ci dice che c'è una parte della Lombardia, quella più colpita in primavera, che in questo momento è in una situazione più gestibile". Questo quanto dichiarato a Fanpage.it dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori che non ha chiuso all'ipotesi di rendere la sua città zona arancione. "Abbiamo chiesto di conoscere questi dati e avere un confronto con il Ministero per capire se ci sono queste condizioni", ha rivelato, ribadendo che l'ultima parola, però, spetterà al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.