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Coronavirus, Gallera rassicura: “La macchina dei vaccini in Lombardia è pronta”

“Si partirà nella seconda metà di ottobre, stiamo definendo le date precise. Abbiamo già individuato i luoghi: studi medici, palazzetti dello sport, palestre e centri civici. Tranquillizziamo i cittadini, la macchina è pronta”. Lo ha affermato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, rispondendo alle critiche sui ritardi della campagna vaccinale contro l’influenza a margine dei lavori del Consiglio regionale.
A cura di Simone Gorla
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"Tranquillizziamo i cittadini, la macchina è pronta". L'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha risposto alle proteste per la presunta carenza di vaccini antinfluenzali in Lombardia, assicurando che tutto è organizzato per la campagna di immunizzazione.

"Si partirà nella seconda metà di ottobre, stiamo definendo le date precise. Abbiamo già individuato i luoghi: studi medici, palazzetti dello sport, palestre e centri civici", ha spiegato Gallera a margine dei lavori del Consiglio regionale. "Regione Lombardia si è mossa addirittura presto, arriva nel momento giusto ad avere le dosi giuste di vaccini. Il vaccino si fa tra fine ottobre e novembre" ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva se la Regione si sia mossa troppo tardi nel reperire le forniture, pur sapendo dall'estate di non riuscire a coprire il fabbisogno. "La Regione non vende i vaccini, li fa gratuiti e li farà a tutti gli over-60 e ai soggetti fragili", ha ricordato.

Regione Lombardia dopo la mancata aggiudicazione del nono bando di gara per l'approvvigionamento delle dosi, ne ha pubblicato un altro: il decimo. L'obiettivo è trovare 400mila vaccini da sommare ai 2,4 milioni già previsti. La gara è stata aperta il 30 settembre e chiusa il 5 ottobre: tempi brevi motivati dal fatto che la campagna vaccinale dovrebbe partire tra pochi giorni.

Le precedenti gare si erano rivelate un flop per diversi problemi, tra cui il prezzo delle dosi e la necessità di maggiori quantità. Il 29 settembre la Regione ha comunicato di aver "dato mandato ad Aria per procedere con la non aggiudicazione dell'ultima gara" a causa "dell'inappropriatezza dell'offerta in termini di tempi di disponibilità di vaccini e di procedure con una nuova iniziativa con carattere di urgenza". Altre polemiche hanno riguardato la mancata copertura vaccinale per medici e infermieri della sanità accreditata e il fatto che alcune strutture private, come l'Auxologico, offre le vaccinazioni a 50 euro (il triplo degli anni precedenti) mentre le dosi sono introvabili in farmacia.

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