Coronavirus, commercianti strappano cartelle esattoriali a Cremona contro il lockdown in Lombardia
Protestano i commercianti a Cremona dopo l'annuncio della zona rossa in tutta la Lombardia, con lockdown per contenere la diffusione del Coronavirus previsto dal nuovo dpcm. Alle 21 di questa sera, poco dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con la Lombardia, i commercianti cremonesi sono scesi in piazza contro un provvedimento che ritengono "irresponsabile e ingiusto".
Lockdown in Lombardia, la protesta dei commercianti a Cremona
In piazza del Comune, nel cuore della città, gli autori della manifestazione hanno prima mostrato e poi simbolicamente stracciato le loro ultime cartelle esattoriali. Chiamati a raccolta da Confcommercio, i circa duecento imprenditori si sono detti "disperati" per la seconda chiusura forzata di quest'anno, che "mette a rischio il futuro di ogni nostra attività".
Strappate in piazza le cartelle esattoriale
Una protesta pacifica e senza incidenti. Il presidente di Confcommercio, Andrea Badioni, ha spiegato: "Non vogliamo elemosine e assistenzialismo. Avremmo solo voluto che le zone rosse fossero valutate per ogni provincia. Perché se a Milano la situazione è davvero complicata, a Cremona invece i contagi sono sotto controllo e chiudere tutte le imprese è una scelta suicida. Pensiamo non abbia senso bloccare tutto".
Da venerdì 6 novembre in Lombardia dovranno chiudere ristoranti e bar (permesso solo l'asporto fino alle 22), quasi tutti i negozi con l'eccezione di alimentari, edicole, tabacchi, farmacie, parrucchieri e lavanderie.
Nelle ultime 24 ore, stando al bollettino regionale, in Lombardia sono stati segnalati 7.758 nuovi contagi di Coronavirus e 96 morti. Dei nuovi casi rilevati, sono 152 quelli della provincia di Cremona.