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Covid 19

Coronavirus a Milano, cancellata la fiera degli Oh bej! Oh Bej!

Dopo l’Artigiano in Fiera, anche la Fiera degli Oh bej! Oh bej! di Milano è stata cancellata a causa della pandemia da Coronavirus che flagella l’Italia e la Lombardia ormai dallo scorso febbraio. La manifestazione fieristica è la più attesa dell’anno nel capoluogo lombardo e ha radici che affondano nel lontano 1288.
A cura di Filippo M. Capra
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(LaPresse)
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Niente da fare, nemmeno la Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! andrà in scena quest'anno a Milano. La pandemia da Coronavirus, che ha già indotto le istituzioni ad annullare l'attesa Fiera dell'Artigianato, ha provocato un'altra prestigiosa manifestazione. La Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! è la più sentita dai cittadini milanesi e ha radici storiche che risalgono al lontano 1288. Generalmente tenuta ad inizio dicembre, la manifestazione, evolutasi nel corso del tempo, è nata come un omaggio a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, che si celebra il 7 dicembre.

Da piazza Mercanti a Foro Bonaparte: la Fiera degli Oh bej! Oh bej! nel cuore di Milano

Dopo varie locazioni, la fiera raggiunge piazza Mercanti, a due passi dal duomo e da via Dante, sino al 1886 quando venne spostata nella piazza adiacente alla basilica di Sant'Ambrogio, nell'omonimo quartiere. Qui la manifestazione fieristica ha accolto milioni di persone sino al 2006 quando venne deciso un nuovo spostamento in Foro Bonaparte, davanti alle mura del Castello Sforzesco. Alla fiera, ad accesso gratuito, i visitatori potevano assaggiare le specialità milanesi e lombarde che nel corso del tempo si sono arricchite di contaminazioni extra regionali. Massiccia, ogni anno, la presenza di forze dell'ordine per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, rafforzata specialmente dopo i fatti del 13 novembre 2015 a Parigi, quando alcuni commando di terroristi hanno provocato la morte di 130 civili (più 7 attentatori) e il ferimento di oltre 300 persone. Quest'anno, purtroppo, i cittadini non potranno più gustare e godersi i sapori, i profumi e i colori tradizionalmente offerti da chi, con la sua bancarella, contribuisce a dare vita alla carovana di negozi ambulanti più attesa dell'anno.

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