La polizia in casa di Corona dopo le ferite: lo portano in ospedale e poi in carcere
"Sono allibito, non ha senso", commenta così a Fanpage.it Ivano Chiesa, l'avvocato di Fabrizio Corona, dopo la decisione dei giudici del Tribunale di Sorveglianza di revocare i domiciliari all'ex paparazzo. "Secondo voi è una persona pericolosa per la comunità e quindi necessita il ritorno dietro le sbarre?", domanda l'avvocato. E ancora: "Questa è una pagina nera della giustizia italiana. L'ultimo reato che ha commesso è stato nel 2008. Assurdo". Ivano Chiesa si prepara a fare ricorso davanti ai giudici. Dopo la notizia, invece, Fabrizio Corona si è tagliato il braccio e si è cosparso la faccia di sangue. Riprendendo tutto in un video poi postato su Instagram. Intanto a casa di Corona si è presentata la polizia per portare l'ex paparazzo prima in ospedale per farsi medicare le ferite e poi in carcere.
Lo sfogo sui social di Fabrizio Corona
Si lascia andare a un lungo sfogo social Fabrizio Corona: "Dottoressa Corti (si riferisce al giudice Marina Corti), Lamanna (il procuratore generale Antonio Lamanna) questo è solo l'inizio. Quanto è vero dio che sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza, che guardi gli atti", ripete poi in una storia di Instagram rivolgendosi ai due procuratori che hanno chiesto la revoca dei domiciliari. Ora Fabrizio Corona si trova in ospedale a causa delle ferite e poi verrà trasferito direttamente in carcere.
Il pianto della madre di Corona
Nelle storie pubblicate sulla pagina Instagram di Fabrizio Corona si vede anche la madre dell'ex fotografo piangere mentre la polizia è in casa per portare Corona prima in ospedale per medicare le ferite e poi in carcere. La madre in lacrime ripete: "Non ho più dignità". Mentre il figlio la consola: "Stai serena che già ho tante altre preoccupazioni". Poi Corona una volta fuori casa si altera perché non sa più dove sia il suo telefono: poi lo si vede a terra con la polizia intorno e la madre che chiede ai poliziotti di non ammanettarlo.
L'avvocato: Tutti intrappolati nello stereotipo del Fabrizio di 14 anni fa
E proprio i social sarebbero parte della causa del suo ritorno in carcere. Fabrizio Corona aveva il divieto imposto dai magistrati di usare i social e di comparire in tv, cosa a cui invece non aveva rinunciato. Il legale ha più volte ribadito a Fanpage.it: "Ci devono essere importanti motivi per decidere il ritorno in carcere di una persona, primo tra tutti deve essere a rischio la sicurezza pubblica. Fabrizio rischia di ritornare dietro le sbarre invece per aver utilizzato i social, che per lui sono il suon lavoro, e per aver aver ospitato in casa il suo personal trainer un giorno di marzo dello scorso anno". E ancora: "Fabrizio Corona ha anche l'obbligo di mantenere la famiglia. Il suo lavoro è comparire nei programmi tv e sui social: forse a molti non è chiaro quante visualizzazioni fanno i suoi contenuti sui social. Dopotutto tante altre persona si sono costruite una carriera su Instagram. Quindi per questo ora dico basta". Secondo l'avvocato "i giudici, e non solo i giudici, sono intrappolati nello stereotipo del Fabrizio di 14 anni fa. Ora dico basta".