Coppie omogenitoriali escluse dal congedo parentale, sanzionata Inps: “Ingiustificata discriminazione”
Il Tribunale di Bergamo ha sanzionato l'Inps perché non permetteva alle famiglie omogenitoriali di presentare domanda per il congedo parentale. Un ostacolo tecnico, ma che rappresentava una importante limitazione dei diritti. Per i giudici si tratta di "un'ingiustificata discriminazione a danno dei genitori dello stesso sesso".
L'azione collettiva di Rete Lenford e Cgil
I magistrati si sono espressi dopo che Rete Lenford, insieme alla Cgil, ha presentato un'azione collettiva che chiedeva una modifica del sistema informatico dell'istituto di previdenza.
In particolare modo, il genitore non biologico che provava a presentare domanda si trovava un messaggio di errore. Per poter quindi richiedere il congedo doveva fare riferimento a una procedura più lunga. Eppure il congedo parentale, secondo la legge, spetta infatti a entrambi i genitori sia quello biologico che adottivo e va al di là del genere dell'altro partner. Inoltre è uno strumento necessario a fornire assistenza al figlio nei primi mesi di vita.
L'Inps ha due mesi di tempo per modificare il portale
"Anche grazie al contributo del patronato INCA della CGIL di Brescia, Rete Lenford ha dimostrato nel corso del processo che il portale web dell’INPS destinato alla presentazione delle domande per i congedi genitoriali non consentiva ai genitori dello stesso sesso di completare le richieste, perché impediva di fornire le generalità di entrambi", si legge in un post condiviso dalla Rete su Instagram.
Il Tribunale ha quindi sanzionato l'Inps e concesso due mesi di tempo per modificare il portale altrimenti dovrà pagare una sanzione di cento euro per ogni giorno di ritardo.