Coppia si appella alla legge salva suicidi: il Tribunale cancella 140mila euro di debiti
Lei invalida, entrambi disoccupati: una coppia di Mantova non riusciva più ad andare avanti a causa dei debiti accumulati nel corso degli anni. Grazie alla Legge "salva suicidi" sono riusciti a cancellare una parte dei soldi pretesi dalla banca.
A raccontare la storia è stata l'organizzazione Legge3 che si occupa di aiutare i cittadini nella risoluzione di casi da sovraindebitamento, ossia chi, nonostante gli sforzi, non riesce più a sostenere i propri impegni economici e rimborsare finanziamenti o debiti.
Erano sommersi dai debiti dopo aver perso il lavoro
Cristina, questo il nome della donna, è originaria della Romania ma da anni risiede a Mantova. Anni fa era rimasta disoccupata a causa di un grave incidente stradale che l'ha resa invalida. Il marito lavorava nel settore immobiliare ed è rimasto anche lui senza impiego a causa della crisi scoppiata a partire dal 2008.
Senza lavoro e con l'invalidità della donna, la coppia ha accumulato negli anni un considerevole ammontare di debiti, tanto da non riuscire più a pagare nemmeno le rate del mutuo che avevano acceso per l'acquisto della loro casa. La banca aveva così comunicato ai due l'intenzione di mettere all'asta l'abitazione.
Moglie e marito si sono quindi rivolti all'organizzazione che chiede ai tribunali l'applicazione della Legge 3/2012. La cosiddetta "salva suicidi" prevede infatti un piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore e soprattutto va incontro a chi, sentendosi sopraffatto dalle difficoltà economiche, non vede altra via d'uscita che quella di togliersi la vita.
Il Tribunale ha cancellato 140mila euro di debiti
Il giudice del Tribunale di Mantova, con la sentenza emessa il 28 settembre scorso, ha cancellato i 140mila euro di debiti pretesi dalla banca (su un totale di 213 mila euro). La restante somma, pari a 73mila euro, il valore di mercato dell'immobile, sarà pagabile in quattro anni.
Nella sentenza si precisa che l'immobile rimarrà intestato alla donna e il figlio della coppia si farà carico del saldo della parte del debito rimanente.