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Consigliere comunale picchiato ad Arese da due ultrà: stava cancellando alcune scritte su un palazzo

Il consigliere comunale Pietro Polonioli di Arese (Milano) è stato picchiato lo scorso 28 settembre da alcuni membri del gruppo ultrà vicini al movimento di estrema destra CasaPound. I due 23enni sono stati aggrediti mentre cancellavano alcuni murales da un palazzo.
A cura di Enrico Spaccini
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Il consigliere comunale di Arese Pietro Polonioli (foto da Facebook)
Il consigliere comunale di Arese Pietro Polonioli (foto da Facebook)

Due ultrà dell'Arese Calcio (nella Città Metropolitana di Milano) si trovano agli arresti domiciliari dal 29 gennaio perché accusati di sequestro di persona, lesioni personali volontarie e minacce aggravate. Insieme ad altri due giovani, indagati a piede libero per gli stessi reati, avrebbero aggredito il consigliere comunale aresino Pietro Polonioli e uno studente colpendoli con calci e pugni nella notte del 28 settembre scorso. Stando a quanto ricostruito, il gruppo si sarebbe scagliato contro di loro perché stavano cancellando da un muro di un condominio una scritta riconducibile al gruppo di ultrà vicino ai movimenti di estrema destra CasaPound e Blocco Studentesco.

Le scritte sul muro e le minacce di morte

La notte del 28 settembre Polonioli, consigliere comunale 23enne eletto in una lista civica in appoggio al sindaco del pd Luca Nuvoli, stava passeggiando lungo viale Sempione insieme a un amico coetaneo e studente quando, all'angolo con via Gran Paradiso, ha notato alcune scritte fatte con una bomboletta spray sul muro di un condominio. I due si stavano organizzando per rimuovere quelle frasi riconducibili al gruppo ultrà dell'Arese Calcio quando quattro persone li avrebbero aggrediti.

Dopo averli minacciati, i quattro hanno colpito i due 23enni con calci e pugni. Come riportato dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip di Milano Sonia Mancini, Polonioli ha rimediato una deformazione permanente all'arcata sopracciliare destra, dalla quale è stato rimosso un pallino di ferro di circa 3 millimetri. Lo studente, invece, dopo essere stato pestato e minacciato di morte, è stato anche trattenuto in un parco vicino. Là i quattro gli avrebbero intimato di esibire il documento di identità, dicendogli che se avesse sporto denuncia, sarebbero andati a prenderlo a casa.

Aggressione per "ragioni ideologiche"

Grazie all'analisi delle utenze telefoniche e al riconoscimento da parte delle vittime, i carabinieri hanno potuto identificare i quattro presunti autori del pestaggio. Sarebbero tutti appartenenti al gruppo ultrà dell'Arese Calcio, vicino a CasaPound, e due di loro membri anche di Blocco Studentesco. A casa di uno di loro sono stati sequestrati quattro tirapugni, una pistola ad aria compressa, coltelli a serramanico e da caccia, un passamontagna e 22 manganelli, oltre ai dispositivi informatici che saranno analizzati dagli investigatori.

Il 29 gennaio un 24enne e un 25enne sono stati raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari per sequestro di persona, lesioni personali volontarie e minacce aggravate. Gli altri due sono indagati per gli stessi reati.

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