“Consegne ogni 5 minuti a 7 euro l’ora, un collega urinava nelle buste per non fermarsi”, il racconto di un corriere

Indossano le divise e guidano i furgoni con i loghi delle grandi multinazionali, ma sono assunti da cooperative che per aggiudicarsi gli appalti – come spiegato a Fanpage.it da Ilir Koxha, sindacalista dell'Unione lavoratori Cobas – spingono i prezzi al ribasso e, in questo modo, le grandi aziende contengono i costi del lavoro.
Questa sarebbe quindi la prassi nel mondo della logistica soprattutto per i corrieri che ogni giorno consegnano ad aziende e privati. Dando la parvenza di rappresentare i grandi player delle spedizioni, i corrieri sono nella stragrande maggioranza dei casi dipendenti di cooperative che, di appalto in appalto, assicurano le consegne.
Con l'esplosione dell'e-commerce il mercato ha accentuato le criticità della logistica, promettendo consegne a pochi euro e sempre più veloci.
Una vita di corsa
Fanpage.it ha incontrato un lavoratore di una cooperativa che consegna per una grande azienda della logistica e trascorso una giornata con lui a Milano.
La giornata è segnata da circa 90 stop, che è il modo con cui vengono definiti i ritiri e le consegne. Un avviso sonoro compare sul palmare del corriere e nel corso della giornata non smetterà mai di suonare. Un reminder delle richieste che non si fermano mai.
Tra la difficoltà di parcheggiare – "le multe le paghiamo noi" ha raccontato il corriere – e la viabilità di Milano, contiamo 30 stop in due ore.
Quando deve ritirare un pacco o una busta, il corriere sale direttamente al piano. "Faccio 25mila passi al giorno, è ginnastica tutti i giorni", ha spiegato con un sorriso amaro.
Anche una banale sosta in bagno diventa un problema per chi vive con il cronometro: "Il tempo stimato è di una consegna ogni cinque minuti" e ogni possibile perdita di tempo rappresenta un ostacolo. "Un ex collega faceva la pipì nelle buste".
Cooperative al ribasso
Sempre Koxha ha preciato a Fanpage.it che per la cooperativa che si è garantita un appalto, diventa fondamentale consegnare nei tempi stabiliti e con meno oneri per la committenza. Fino a quando un'altra cooperativa non offrirà lo stesso servizio a prezzi più bassi.
"Quando si fanno le gare di appalto, si fanno con l'intento di abbassare i costi, ma come fai ad abbassare i costi se l'azienda che ha preso l'appalto prima di te era già in difficoltà? Stanno fallendo tante aziende che fornivano i servizi per i corrieri. Oggi i colossi della logistica stanno pagando un prezzo scontato" per i lavoratori, ha detto ancora il sindacalista dell'Unione lavoratori Cobas, molto attiva nel mondo della logistica.
"Con l'appalto si esternalizzano le responsabilità e i diritti, costa di meno, puoi premere sui corrieri per consegnare di più, perché non lo fa la direttamente la committenza" .
Stando a quanto ci riferisce Koxha, nella cooperativa del corriere intervistato da Fanpage.it si lavora un'ora in più al giorno rispetto al contratto nazionale. Ma non solo. La trasferta quotidiana dal magazzino a Milano per le consegne e i ritiri, per esempio, è pagata meno della media nella categoria.
I lavoratori francesi e tedeschi assunti direttamente dalla multinazionale hanno due PDR all'anno, i premi di risultato, mentre nella cooperativa del nostro corriere c'è un unico PDR annuale, con una cifra molto inferiore.
Il mondo della logistica è da tempo in subbuglio per le condizioni dei lavoratori. Picchetti e scioperi sono all'ordine del giorno in Lombardia e si sono da tempo accesi i fari di alcune Procure su logistica, corrieri e movimentazione merci proprio per l'uso disinvolto, quando non illegale, delle cooperative.
"Anche grazie all'intervento delle Procure quel mondo sta finendo ed è iniziata l'internalizzazione dei lavoratori che prima erano in cooperativa" in altri rami della logistica e della movimentazione merci. "Questo percorso deve completarsi" è l'auspicio di Koxha.