Conosce una 19enne durante la settimana della moda, arrestato stalker a Milano: “Lei è di mia proprietà”
Lei, 19 anni, è una studentessa straniera che muove i primi passi nel mondo della moda. Lui, 36 anni, si spacciava per il titolare di un'agenzia. Ma quando la giovane ha scoperto le reali intenzioni dell'uomo, conosciuto a settembre durante un evento della Fashion Week milanese, è iniziato un vero e proprio incubo: mesi e mesi di persecuzioni, appostamenti, minacce e aggressioni nei confronti di amici e parenti. I carabinieri del nucleo Radiomobile, lo scorso 8 marzo, hanno così arrestato lo stalker in flagranza di reato in un bar della città: era tornato di nuovo a cercare e importunare la ragazza.
Il primo contatto tra i due è avvenuto durante una cena, dopo l'evento di alta moda in cui si erano scambiati i numeri di telefono. "Mi aveva chiesto se volevo lavorare per lui come modella", ha raccontato la 19enne ai militari, secondo quanto riporta l'edizione milanese de La Repubblica. "Durante la cena, però, non ha mai parlato di lavoro. Le sue intenzioni purtroppo erano altre".
Da quel momento, tutto cambia. "Gli ho detto chiaramente che non ero interessata a una relazione e ho notato in lui una reazione strana", ha spiegato la ragazza. Così è iniziata la persecuzione: telefonate e messaggi "in continuazione, di giorno e di notte", richieste di incontro sempre più insistenti, giorno dopo giorno. "Ho cominciato ad avere paura di lui".
Le minacce, nel giro di poche settimane, sono diventate concrete. "A dicembre ha iniziato a presentarsi sotto casa mia, gridava dalla strada, lanciava sassi contro la finestra". Ma non solo. "Ha anche scritto a un mio amico che non doveva più frequentarmi, ha minacciato di morte lui e la sua famiglia. Lei è di mia proprietà, gli diceva". E ancora telefonate a raffica da numeri anonimi, foto di coltelli e armi recapitate via messaggio, foto della giovane rubate dai social e pubblicate su alcuni siti di incontri.
Una spirale di oppressioni e angherie, fino all'arresto avvenuto all'interno di un bar del capoluogo, zona est della città, lo scorso venerdì 8 marzo. Lui è seduto a un tavolino, a pochissima distanza dalla sua vittima. I Carabinieri, intervenuti dopo la chiamata di un amico della 19enne, sono intervenuti per scortarlo nel carcere di San Vittore.